Partito Comunista Internazionalista
Proletari! Disertate i Comitati di Liberazione Nazionale!

I dirigenti cosiddetti comunisti (che noi chiamiamo giustamente voltagabbana, per il semplice fatto che hanno tradito l'idea base del partito sorto a Livorno nel 1921), si atteggiano a difensori dei partiti componenti il C. di L.N. (vedi Unità di domenica 17 giugno) i quali, essendo rappresentanti della classe borghese, sono di conseguenza i creatori del metodo fascista, il quale fu creato dalla borghesia per impedire la marcia trionfale del proletariato verso la presa del potere politico. Dire come è stato detto da un massimo esponente del centrismo: che il fascismo è stato un errore commesso dalla borghesia, è una menzogna a duplice portata, poiché da una parte si vorrebbe ridurre ad un semplice sbaglio (e perciò riparabile in sede giuridica) le grandi sofferenze ed il sangue versato dal proletariato in un quarto di secolo, e dall'altra negare la realtà di un periodo di dominazione capitalista sulla base dei propri interessi classisti di accumulazione di ricchezze e di mantenimento dell'autorità borghese nei confronti di un proletariato combattivo, ed infine negare il ruolo di avanguardia nella provocazione alla guerra, di quella guerra voluta del capitalismo poiché tutta la società capitalista mondiale era contaminata alle sue stesse basi. Il fascismo non è uno sbaglio ma bensì l'arma controrivoluzionaria che la borghesia sa servirsi in date situazioni, in dati settori del mondo capitalista.

PROLETARI!

Oggi sul settore italiano il metodo fascista ha finito il suo ruolo di conservatore degli interessi di classe del vostro nemico, al suo posto subentra un altro metodo che ha come base la demagogia, l'imbroglio e la deformazione delle idee proletarie, anche questa volta la borghesia non commette uno sbaglio, anzi per essa è una vera cuccagna di poter servirsi di organismi ad etichetta proletaria per convogliare il proletariato al carro della ricostruzione, vale a dire al carro dello sfruttamento, di poter avere dei ministri di governo "comunisti". Quello che conta per il capitalismo è una sola cosa: impedire al proletariato di trovare il filo di congiunzione con le vecchie battaglie e continuare così il grande cammino della lotta di classe verso la sua totale emancipazione economica e politica.

LAVORATORI!

Ieri con il fascismo, oggi con il C. di L.N., la borghesia continua a dominare e ad alludervi. Il centrismo dirigente ci chiama traditori? Noi rispondiamo che si tratta di traditori della patria possono risparmiare il loro fiato, noi come tutti i proletari non abbiamo patria, abbiamo una classe che si chiama proletariato, se per traditori si vuole alludere alla nostra posizione contro la guerra e alla nostra parola d'ordine: proletari disertate e sabotate la guerra, ebbene per noi è un onore immenso di avere denunciato il massacro tra i proletari dei diversi paesi. Se infine noi siamo dei traditori perché non apparteniamo al C. di L.N. dichiariamo subito che questi insulti non ci toccano poiché si deve provare che il Partito Internazionalista ha tradito la causa della classe proletaria e la sua rivoluzione, anzi denunciando al proletariato il C. di L.N. noi non facciamo altro che continuare a smascherare il mostro capitalista disposto a trasformarsi esteriormente in ogni situazione pur di mantenere intatto il suo metodo di prelevamento del sangue e dei sudori sul lavoro degli operai e lavoratori tutti. Noi non crediamo sia un insulto quello di dire che nel C. di L.N. si rintana il capitalismo nelle sue diverse spoglie, fascismo compreso, noi non crediamo sia un insulto dichiarare che il centrismo collabora con i peggiori nemici del proletariato, che ha rinunciato ad ogni principio classista accentuando i principi antiquati della borghesia patriottarda. Il vero insulto verso il proletariato è proprio quello di chiamarsi Comunista da parte di un partito il cui contenuto politico rappresenta tutto, salvo l'idea rivoluzionaria classista.

Abbasso i disfattisti della rivoluzione proletaria!

Abbasso i collaboratori e conservatori del dominio borghese!

W la rivoluzione proletaria italiana e mondiale!

Il C.F. di Torino e Provincia del Partito Comunista Internazionale

Manifesto, giugno 1945.

Da: Biblioteca dell'Istituto Gramsci, Fondo Gaetano Perillo, Genova.

Archivio storico 1927 - 1944