Mario Lanfranchi al CE sulla mancata pubblicazione della dichiarazione Bordiga

26 agosto 1925 [datata dal ricevente]

Al CE del PC d'Italia

Cari compagni,

voi avete deferito i firmatari i documenti del disciolto Comitato d'Intesa alla CI di Controllo ed il vostro ricorso è fissato nei termini di quanto avete pubblicato in data 18 luglio u.s. sull'organo del Partito. Non entro nel merito del ricorso. Mi permetto soltanto di osservare che tale vostro atto è stato messo a conoscenza di tutti gli iscritti al Partito ed in una luce che, mentre tende a costituire una vostra preventiva difesa, non rispecchia la esattezza della questione controversa.

È naturale che diritto identico di pubblicità dovrebbe spettare ai compagni da voi denunciati per quanto riguarda i loro eventuali atti interessanti la citata CI di Controllo. Non credo sia utile al Partito e alla Rivoluzione italiana trascinare il pettegolezzo da voi iniziato e chiusosi soltanto per volontà dei compagni della sinistra; penso che ai compagni denunciati spetti il diritto di rispondere sulla stampa del Partito al vostro Comunicato, invece voi avete nei vostri cassetti e da parecchio tempo, una dichiarazione del compagno Bordiga, che io conosco, e persistete a non pubblicarla. È vero che in discussioni con elementi singoli del Partito fate sapere che possedete tale dichiarazione e tentate di giustificare la sua non pubblicazione con pretesti che sanno di pettegolezzo; ma questo non modifica lo stato delle cose. Anzi le esaspera. Di fatto non pubblicate la dichiarazione Bordiga. Posso dedurre che la stessa sorte spetterebbe ad eventuali dichiarazioni che, sullo stesso argomento, vi potessero mandare altri compagni che si trovano nella stessa posizione politica del compagno Bordiga.

Non ho ancora avuto né la lettera che avete mandato ai "firmatari e diffusori" dei documenti del disciolto Comitato d'Intesa con la quale comunicate il ricorso alla CI di Controllo ed invitate a raccogliere il materiale probatorio, e neppure la risposta alla mia richiesta di tale documento che ho conosciuto perché passatomi da altro compagno. Attribuisco questo fatto ad un semplice disguido e mi considero (come mi autorizza il citato Comunicato del 18 luglio u.s.) io pure denunciato alla CI di Controllo. Da tale veste domando che - come avete detto a tutto il Partito sulla stampa la vostra denuncia, le ragioni e i termini di cosa - sia così permesso ai denunciati che lo richiedessero, di esprimere sulla stampa il loro pensiero in merito alla vostra denuncia.

Vi dichiaro che nessun commento concernente la quistione da voi deferita alla CI di Controllo vi sarà trasmesso dal sottoscritto fin tanto che non avrete dato pubblicazione alla dichiarazione del compagno Bordiga ed a tutte quelle altre che vi fossero state trasmesse.

Saluti comunisti

M. Lanfranchi

[Il ricevente ha aggiunto a mano la seguente nota. Sulla copia da microfilm alcune parole sono illeggibili:]

Rispondere che la quistione è stata demandata alla Commissione Internazionale di Controllo perché è impossibile discutere sul giornale argomenti [litigiosi] estranei alla politica e anche riguardanti la [...] [persona] di singoli compagni e singoli organismi [...] La dichiarazione di Bordiga è stata trasmessa alla CIC [come un] documento dell'inchiesta. Nel comunicato del giornale si diceva chiaramente che tale sarebbe stata la procedura. Se la dichiarazione di Bordiga [vale] per i compagni, ciò significa che continua il lavoro frazionista.

DA APC, 341/10

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