Newsletter numero 163, 18 luglio 2010

Pronto intervento

Il capitale "globalizzato" è sempre più insofferente rispetto ai vincoli nazionali contro la sua libertà/necessità di spostamento ove valorizzarsi. Ciò implica una revisione continua delle vecchie dottrine militari e la realizzazione di forze d'intervento rapido al posto dei vecchi e lenti eserciti nazionali. Ad esempio, la NATO Response Force è in grado di effettuare un intervento in qualsiasi parte del mondo entro cinque giorni dall'ordine di mobilitazione e di operare per trenta giorni in completa autonomia, senza rifornimenti. Da quando è stata realizzata, nel 2003, è intervenuta cinque volte: alle Olimpiadi di Atene, alle elezioni in Iraq, nella campagna per aiuti umanitari in Afghanistan, durante l'uragano Katrina e il terremoto in Pakistan. "Forza di pace", la chiamano. Diciamo piuttosto che è una forza militare che si allena ad affrontare la guerra del futuro in cui saranno coivolte e massacrate le popolazioni come mai nella storia.

2001: La guerra planetaria degli Stati Uniti d'America
2003: Teoria e prassi della nuova politiguerra americana

Politiguerra americana

Appena insediato in Afghanistan, il nuovo comandante delle truppe d'occupazione David Petraeus ha imposto la costituzione dei "Guardiani dei villaggi", milizie locali su base tribale in funzione anti-talebana. A differenza del suo predecessore McChrystal, ha ignorato le obiezioni del governo fantoccio che teme il rafforzamento dei "signori della guerra" e l'ulteriore limitazione della sua ridicola sovranità nazionale. Altro che "nation building": invece di costruire nazioni le si smembra. D'altronde la "guerra planetaria" degli USA ha solo bisogno di basi per la "proiezione lontana di potenza" e gli stati nazionali sono semplicemente un intralcio.

2007: Afghanistan
2004: Uno sguardo sul futuro del mondo

L'ennesimo inutile summit mondiale

Il G20 di Toronto è stato un fiasco totale, come tutti i G-qualcosa che da anni si ripetono nelle località più disparate del pianeta producendo manifestazioni di rito con relativi arresti e pestaggi. Persino il Vaticano, per bocca del cardinal Bertone, ha provato a smarcarsi da quest'evidente impotenza globale, lamentando l'indifferenza per la sorte di deboli, sfruttati, disoccupati e precari. Così all'impotenza economica s'è solo aggiunta l'impotenza morale.

1999: Globalizzazione

Cliccate un omologato a caso

Nell'affaire FIAT la FIOM non si stanca di proclamare che la sua è una lotta in difesa della Costituzione, senza riuscire a scansare l'accusa di "atteggiamento antinazionale" da parte della CISL. Da parte sua la CGIL, si dice preoccupata per il "rischio di una radicalizzazione, una situazione che non va bene né per i lavoratori, né per l'azienda, né per il Paese" (Epifani). Fortunatamente c'è il comunicato dei COBAS contro le "pretese tiranniche e incostituzionali del neo piano Marchionne" e contro la vendetta della FIAT che comunica "altri pretestuosi ed illegittimi licenziamenti". Certo che se le pretese fossero state benedette dalla Costituzione e i licenziamenti fossero stati legittimi... tutto andrebbe per il meglio!

2003: La legge Biagi o il riformismo illogico del Capitale-zombie

Brancolamenti (sindacali) nel buio

Una informe e piagnosa sinistra della CGIL, non programmaticamente dissimile dalla destra che ha vinto l'ultimo congresso con una sospetta maggioranza bulgara, si costituisce in corrente, La CGIL che vogliamo, e produce il suo manifesto di prammatica. Invece di chiamare i proletari alla lotta per la pura e semplice difesa delle loro condizioni di vita e di lavoro, questo fronte si lancia in un programma politico riformista simile a quelli degli uffici ONU o dei vari G8, cioè mere frasi al vento senza costrutto. Sul piano della contrattazione, poi, vi è la "solidarietà", che tradotta dal sindacalese significa quanto si è disposti a cedere in cambio di fantomatiche politiche dell'occupazione. Destri e sinistri non sono neppure più "traditori", come si diceva una volta: non tradiscono niente, sono proprio fatti come i borghesi.

1921: Ai lavoratori organizzati nei sindacati per l'unità proletaria
1993: Come un logaritmo giallo

Schiavitù intergenerazionale

Un giovane che cerca lavoro difficilmente lo trova e quando succede deve subire condizioni sempre più pazzesche: precarietà assoluta, orari da epoca pre-industriale, paghe ridicole. Per contro dal 2015 si andrà in pensione secondo le statistiche sulla "speranza di vita". Ed è noto che si allunga la sopravvivenza, non la vita. C'è una logica perversa in tutto ciò: un esercito di vecchietti sarà costretto a sgobbare fino allo sfinimento per mantenere un esercito di giovani disoccupati o precari a salario da fame. Viva il progresso!

1993: Capitalismo, produttività, disoccupazione

La nostra specie e il suo divenire

Leggendo La rivoluzione dimenticata, di Lucio Russo, ci siamo imbattuti in un passo alquanto interessante sull'utilizzo dell'energia idraulica nell'antichità. A Barbegal, presso Arles, in Provenza, sono stati ritrovati i resti di un impianto per la produzione di farina (risalente al III secolo dell'era cristiana) che per macinare grano utilizzava "32 mole, azionate da 16 ruote idrauliche verticali, disposte a coppie su otto livelli diversi". Lo studioso Robert Sellin ritiene che ciascuna ruota avesse una potenza non superiore di quella di un'attuale motocicletta di 250 cc. Significativo il giudizio di Russo: "L'impietosa osservazione di Sellin evidenzia il basso livello di civiltà tecnologica di chi devasta il proprio ambiente sprecando con poche corse in motocicletta l'energia sufficiente a produrre il cibo per un'intera città. Questo sistema, basato sullo sfruttamento di fonti d'energia non rinnovabili, avrà però certamente una durata trascurabile su scala storica"

2010: La prima grande rivoluzione

Lo Stato nell'epoca della globalizzazione

Il prefetto di Roma, in un'intervista al Messaggero si dice preoccupato per il tentativo in corso da parte del governo di ''cancellare le prefetture o fondere la figura del prefetto con quella del questore. Per l'Italia - dice - significa tornare indietro di oltre sessant'anni. Ai tempi del fascismo, quando la questura era una divisione della prefettura". Che c'è di strano? Il prefetto è il rappresentante territoriale dello Stato ed è borghesemente logico che sia anche questore, che abbia cioè un braccio esecutivo armato per far rispettare le sue leggi. E c'è una logica ancor più profonda se pensiamo alla cronica situazione di crisi e all'esigenza di repressione preventiva in vista di scontri di classe. Semmai l'anomalia è che non vi sia una controtendenza di parte proletaria.

1946: Forza, violenza, dittatura nella lotta di classe
2002: Inflazione dello Stato

Vento dell'Est

Aumenti salariali

Ormai anche il governo cinese ammette che gli episodi di sciopero in tutti i distretti del paese sono decine di migliaia, i quali si sommano alle decine di migliaia di jacquerie nelle campagne contro l'espropriazione selvaggia dei contadini nella inesorabile avanzata dell'urbanizzazione. Sono riesplosi gli scioperi alla Toyota di Fonshan, e anche nelle fabbriche cinesi delocalizzate nel Sud Est asiatico divampa la lotta rivendicativa. Teniamo presente che gli operai della Foxconn hanno ottenuto un aumento salariale del 30% e quelli della Toyota del 24%, e in tutto il Guangdong il salario minimo mensile è lievitato da 650 a 950 Yuan. Cifre alte che dimostrano quanto i capitalisti siano alle strette: gli aumenti ottenuti da operai già meglio pagati della media creano un'ondata di emulazione, cioè di lotta, nelle zone dove il salario è al minimo legale o è del tutto fuori controllo.

Proto-sindacati?

Il Sole 24 Ore, da cui abbiamo citato le cifre, riporta il commento di un responsabile dei rapporti commerciali Europa-Cina: "Il tam tam operaio corre velocissimo di fabbrica in fabbrica e ormai qui nella zona tutti sanno che, di fronte alle pressioni dei lavoratori, [gli industriali] hanno finito per calare le braghe concedendo aumenti salariali fuori da ogni logica contrattuale". Questo è il punto: la logica contrattuale è quella dei sindacati zubatoviani di stato, mentre stanno sorgendo decine di organismi spontanei che i media stanno chiamando protosindacati. O sono invece nuovi organismi post-sindacali?

Ammortizzatori sociali

Dopo i numerosi casi di suicidio dovuti alle spaventose condizioni di lavoro alla Foxconn, s'è scoperto che la media dei suicidi nelle altre fabbriche è più alta ancora. Per evitare, comunque, ulteriori spiacevoli incidenti, la direzione del colosso cinese dell'hardware che occupa 800.000 operai (420.000 nel solo complesso di Shenzen), ha fatto installare delle reti di protezione sotto le finestre di alcuni stabilimenti. Pragmatici ammortizzatori sociali o saggio provvedimento nel caso che l'autolesionismo si tramuti in lotta e vengano defenestrati i dirigenti?

2000: Lotte di classe in Cina
2005: Una vita senza senso
2010: A tutti i lavoratori che salgono sui tetti

La leggerezza della Rete

Diverse aziende (NetApp, IBM, HP) stanno progettando sistemi di memorizzazione dati che vanno oltre all'attuale necessità di salvataggio locale. Si profila all'orizzonte la morte del "Personal computer", una macchina che s'è elevata dal miserabile rango proudhoniano locale (come la macchina a vapore) solo quando è stata connessa a una rete (come il telefono). Ma proprio con la rete il "personal-aggeggio" perde la sua preistorica funzione individuale: memoria e programmi possono essere localizzati all'esterno, presso un server magari a migliaia di chilometri di distanza. Il "personal" perde quindi la sua stupida, potentissima intelligenza (per fare cosa? spedire e-mail, stampare biglietti di auguri, chattare con la morosa) e diventa un semplice terminale che accede a una super-potenza in rete, sociale, versatile, universale, sempre disponibile e utilizzabile solo per quanto e quando se ne ha bisogno.

2003: Angoscia tecnologica metropolitana
2007: Madonna no-bit

23 luglio 1970

E' la data in cui morì Amadeo Bordiga. Sessant'anni di militanza comunista, una vita intera di lotta in difesa del programma originario sulla dinamica rivoluzionaria verso la società senza classi, senza proprietà, senza denaro e senza stato. Fu figura carismatica nella corrente che fondò il Partito Comunista d'Italia e che ingaggiò battaglia contro la degenerazione staliniana dell'Internazionale Comunista. Lottò nel secondo dopoguerra in difesa di una visione anticipatrice della società futura ("sul filo del tempo"). Ci ha lasciato un patrimonio immenso.

2000: Amadeo Bordiga Memorial
1970: Forgiatore di militanti
1970: Una milizia esemplare al servizio della rivoluzione

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