Lezioni delle controrivoluzioni

84 pagine

"Il marxismo non è la dottrina delle rivoluzioni ma quella delle controrivoluzioni: tutti sanno dirigersi quando si afferma la vittoria, ma pochi sanno farlo quando giunge, si complica e persiste la disfatta". Una controrivoluzione come quella staliniana era difficile da comprendere per i proletari e quindi doveva essere analizzata a fondo perché era produttrice non solo di falsificazioni in proprio, ma induceva le opposizioni in falsità altrettanto gravi. Essa si presentava assai diversa rispetto alla forma tradizionale dello scontro diretto fra classi, dove la violenza si manifesta in modo direttamente comprensibile attraverso armi e armati di una classe contro l'altra. Eliminava fisicamente i rivoluzionari rovesciando su di essi l'accusa di controrivoluzione. Si appropriava dei metodi e del linguaggio rivoluzionari per sterilizzarli attraverso lunghi anni di deviazioni tattiche fino alle mostruosità dei patti con il nemico di classe, prima con la Germania, poi con l'America per la quale furono impiantate partigianerie armate che mai ci si sarebbe sognato di impiantare per la lotta rivoluzionaria.

Indice del volume:

  • Appello per la riorganizzazione internazionale del movimento (1949)
  • Lezioni delle controrivoluzioni (1951)
  • Armamento e investimento (1951)
  • La controrivoluzione maestra (1951).

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