Attività sindacale fra i lavoranti in legno della Sicilia

DA PALERMO

In seguito al magnifico risveglio del lavoranti in legno di Marsala, di Castelvetrano e di Palermo, in tutti i principali centri della Sicilia, l'organizzazione dei LAVORANTI IN LEGNO risorge, lasciando ovunque bene a sperare.

A Catania – nonostante il caos che si è creato nella Camera del Lavoro Confederale causato dai metodi dei socialdemocratici dell'Avvocato Peppino Sapienza e Maria Giudice, la Lega dei Lavoranti in Legno continua a svolgere tutta la propria attività, dimostrando in tal modo la bontà della nostra causa.

Dal sopralluogo fatto dal Segretario Interregionale della FILIL, compagno Fontanesi Renato, è emerso in modo evidente che tutta la responsabilità dell’attuale disorganizzazione è dei dirigenti social-riformisti.

Sarebbe opportuno conoscere le conclusioni dedll’inchiesta fatta dal sig. Villani ispettore del baraccone confederale.

A Siracusa – con l’intervento del Segretario Interregionale della FILIL, è finalmente stata ricostruita la sessione dei Lavoranti in Legno è nominato al nuovo consiglio direttivo che è composto di ottimi compagni.

A Messina – l'apatia dei lavoranti in legno non ha mai permesso ai nostri compagni di costituire una forte organizzazione. L'altra sera nel salone della Camera del Lavoro, ebbe luogo una simpatica riunione di compagni.

Era pure presente il segretario interregionale della FILIL venuta espressamente da Palermo. La cordiale discussione fu lunga, ebbe a conclusione venne liberata di riprendere in attivo il lavoro di riorganizzazione.

A Caltanissetta – anche a Caltanissetta, si sta svolgendo da parte dei nostri compagni un attivo lavoro di propaganda per organizzare i lavoranti in legno. Il segretario interregionale della FILIL ha partecipato sere orsono ad una riunione che ebbe luogo alla Camera del Lavoro. La discussione fu lunga, e ad essa parteciparono i compagni di Firenze, Fontanesi ed altri.

Dopodiché si formò un piccolo gruppo di lavoranti in legno. Speriamo che pure nella nostra città sorga presto la Lega dei lavoranti in legno, e che essa serva da esempio alle migliaia di solfatari, che solo perché disorganizzati vengono retribuiti con salari di fame e lavorano ben dodici ore.

Fonte Sindacato Rosso n. 8 del 25 febbraio 1922
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