Per la propaganda comunista. Per il quotidiano comunista

Il lavoro di organizzazione del Partito comunista d'Italia procede dovunque con attività incessante e con successo lusinghiero. Le forze rivoluzionarie proletarie vengono a stringersi con entusiasmo nelle nostre file, che sono quelle della Internazionale Comunista, e mostrano così d'aver compreso la grande importanza di quanto è avvenuto nel recente congresso di Livorno, colla scissione del partito socialista, con la separazione, divenuta imperiosamente necessaria, dei rivoluzionari comunisti dai socialdemocratici, dai riformisti palesi e dai semi-riformisti loro alleati.

Mentre il vecchio partito, nel quale sono rimasti tutti gli elementi indecisi ed equivoci, avversi in fatti se non a parole alle direttive del comunismo, della rivoluzione russa, della Terza Internazionale, va fatalmente compiendo la sua involuzione verso destra e le sue rinunzie all'aperta battaglia contro il regime borghese; è di somma importanza per il proletariato italiano, che sentiva il bisogno di un partito capace di guidare l'azione rivoluzionaria, organizzarsi il più rapidamente e fortemente possibile nel suo unico partito di classe, nel Partito Comunista, al fianco di tutti gli altri comunisti del mondo, stretti nell'Internazionale di Mosca. Non un minuto dev'essere perduto in quest'opera di preparazione, perché le decisive battaglie che ci attendono possono da un momento all'altro chiamarci nel campo dell'azione con tutte le forze nostre.

Urge quindi che la rete delle organizzazioni locali del partito sia al più presto completa in tutto il paese, occorre che i proletari tutti sappiano perché il Partito comunista è sorto e con quali propositi s'organizza, e quindi una vastissima opera di propaganda tra le masse dev'essere svolta da tutti i comunisti.

Una delle necessità urgenti della nostra azione è anche la organica sistemazione della nostra stampa, soprattutto di quella quotidiana. Essa è rappresentata già valorosamente dai due nostri giornali L'Ordine Nuovo di Torino ed Il Lavoratore di Trieste, ma la posizione di queste due città rende necessario un giornale quotidiano che sia l'organo centrale del Partito comunista; rende necessario che Il Comunista, oggi bisettimanale, pubblicato dal Comitato esecutivo del partito, divenga quotidiano.

Noi invitiamo tutti i compagni ad una rapida e vittoriosa campagna per il raggiungimento di questi due scopi: la recisa affermazione del Partito Comunista tra le masse proletarie italiane, e la raccolta dei mezzi necessari per avere il quotidiano centrale comunista, che deve diffondersi in tutta l'Italia ed essere la bandiera del proletariato lottante per il comunismo e per la sua emancipazione rivoluzionaria.

Con questi obiettivi il Comitato Centrale del Partito Comunista indice una grande

MANIFESTAZIONE COMUNISTA 'IN TUTTA ITALIA

per il giorno di domenica 20 febbraio 1921.

In tutti i centri grandi e piccoli, ove esista una sezione od un nucleo comunista, dovrà essere organizzata una pubblica riunione nella quale oratori incaricati dal Partito comunista esporranno il nostro programma e spiegheranno la necessità del grande sforzo che dev'esser fatto per il quotidiano centrale comunista. Impegniamo tutti indistintamente i compagni nel lavoro di preparazione di questa manifestazione, che dovrà affermare la nostra forza, e per la quale il Comitato esecutivo diramerà tutte le istruzioni di dettaglio. Contiamo sull'opera, sulla buona volontà, sullo slancio comunista di tutti indistintamente.

Compagni, al lavoro! Viva il comunismo! Viva la rivoluzione mondiale!

Il C.C. del P.C. d'Italia

Da "Il Comunista" del 10 febbraio 1921.

Archivio storico 1921 - 1923