Bordiga a Gramsci

Ustica 27 gennaio 1927

Carissimo Antonio,

ancora con nostro dispiacere non abbiamo tue notizie.

Speriamo che il viaggio ti sia stato reso più facile anche per effetto di un telegramma da noi indirizzato all'Avv. Arys di Milano - via Unione 1 - pregandolo di interessarsi per ottenerti la traduzione straordinaria, telegramma del quale ignoriamo però a tutt'oggi l'esito.

Scrivo ancora a tua cognata, e riscrivo a Sraffa una lettera che ti unisco in copia unitamente ad altra indirizzata a Sperling e Kupfer.

In attese di tue notizie che ci auguriamo ottime ti accenno le novità di qui. Abbiamo riunita la nostra mensa con quella di cui faceva parte l'avvocato, ad eccezione di costui ritiratosi a mangiare solo per potersi uniformare ad uno speciale regime dietetico, e del buon Briglia che è ammalato. Da stasera dorme qui Marcucci. La Candelora è partita e così Morea trasferito a Lipari. Nessuna notizia di Guido e Onorato.

Qui va tutto ottimamente comprese le lezioni. Faremo fare a Lauriti un corso di storia. Abbiamo sdoppiato il tedesco.

Quando partisti tu giunse come vedesti l'ottimo Chiappo che è alla nostra mensa.

Appena saremo certi dell'arrivo a destinazione scriveremo tutti e a lungo.

A nome di tutti affettuosamente ti abbraccio

Amadeo

Dei libri rimasti qui ho fatto due liste: una di quelli che ci vogliamo tenere perché servono per le lezioni, una di quelli che siamo pronti a spedire a tua richiesta e conferma di essere arrivato.

Da "Studi Storici" n. 1, 1975

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