Bruno Rizzi a Bordiga

Montecatini 29/8/956

Caro Bordiga,

la tua lettera del 29/7 l'ho letta ieri qui a Montecatini dove mi raggiunse. Rilevo la tua invocazione di "chiudere" e mi spiace se nel frattempo ti inviai 3 o 4 puntate sul rapporto di produzione nell'URSS. Francamente vorrei chiudere anch'io, non perché veda come te l'inutilità di una chiarificazione, ma perché mi è avvilente insistere contro la tua riluttanza.

Purtroppo da 35 anni non ci si vede tra vecchi compagni e ne scende che al primo incontro non si rigettano le idee di un altro perché si giudicano errate, si fa peggio: gli prestiamo teorie diverse dal suo reale pensiero. È per questo che ti rispondo.

1) Non ho voluto intervenire per farti rompere il tuo "muro del silenzio". Non sapevo neanche che tu lo volessi. Ti devo aver detto che io ho i miei libri che restano lettera morta perché chi non si vende non verrà mai lanciato. Proprio per ragioni scientifiche e morali non cambio il mio pensiero, figuriamoci se posso proporre a te tale immondezza.

2) Non sostengo affatto la necessaria interpolazione del Coll. Burocr. tra società capitalista e socialista. Sostengo che si può passare direttamente al Socialismo senza "tramezzini". Purtroppo viene il Coll. Buroc. e non il Socialismo. Non si tratta di un tramezzino, ma di un rinculo della società capitalista a forme già superate dai nostri antenati. Anche Trotsky cadde, forse volutamente, in questo errore nel giudicare la mia teoria del Coll. Burocr. Lui fu più colpevole di te perché aveva letto la Burocratisation du Monde.

3) Vedo benissimo che tu non hai scoperto nulla. Resta a vedere se realmente questa "fase" è di quelle "in cui non si fanno scoperte" o se tu personalmente non ne hai avuta la possibilità. Modestia a parte, a me sembra che questa fase permetta scoperte più grandi di quelle fatte da Marx e che confermi storicamente il materialismo dialettico. Se vuoi lottare contro scopritori ed innovatori è affar tuo, ma una elementare prudenza vorrebbe che se ne conoscesse il pensiero e le ragioni che li hanno portati alle loro conclusioni.

4) "La teoria della terza forma" non "abolisce il marxismo". E' una pretesa tua, come lo fu di Trotsky nel 1939. I fatti hanno dimostrato soltanto che l'assunto marxista per cui l'abolizione della proprietà privata e la statizzazione produttivo-distributiva dovevano condurre al Socialismo, è un assunto sbagliato. Abbiamo sbagliata la costruzione del Socialismo in Russia proprio perché ci siamo contenuti come giacobini e non come marxisti. Abbiamo fatto leva sul fattore politico-giuridico invece che su quello economico come vuole il marxismo. Erano i rapporti di produzione e di distribuzione di genere socialista che dovevano essere applicati. Non basta eliminare la proprietà privata. I fatti hanno dimostrato che la specie di proprietà collettiva inaugurata in Russia serve come base giuridica ad un mondo nuovo che non è, né capitalista, né socialista. Idem per l'economia che colà è stata applicata; non è di genere socialista. Mi dirai qual'è quest'ultima e qui sarei anche pronto a dare soddisfazione a gente che voglia discutere ed obiettivamente valutare. Ma se tu non mi ritieni degno dei tuoi dialoghi non so che farci. Marx non ha neanche spiegato che cosa siano i rapporti di produzione, non ha detto come funzionano. Ha fatto delle affermazioni intuitivamente vere (la base di un sistema economico specifico). Il sottoscritto si è spiegato largamente per chi vuol leggere ed ha trovato le documentazioni storiche per cui il materialismo dialettico non è più questione di fede, ma di sapere. Marx non ha neanche detto che cosa sia di preciso il Capitale. Trovami una sua definizione dello stesso se puoi. Io, potrò sbagliarmi, ma credo di averlo insegnato anche al sig. Charle Gide che cosa è il Capitale perché anche lui non lo sa. Controlla e vedrai che non parlo a vanvera. Marx in una noticina disse che non è una cosa e qui fu più grande di tutti ma non arrivò a definirlo anche se scrisse "Il Capitale".

5) I tecnici non sono i burocrati. Burnham ha copiato anche i miei errori. Io mi corressi presto. In Russia molti tecnici pagano gli errori dei burocrati e vengono incolpati di sabotaggio. Il nucleo centrale dell'odierna classe dirigente burocratica in Russia fu proprio il partito bolscevico che degenerò per adattarsi ad una situazione di fatto da lui creata anche se non voluta. La nuova classe dirigente è insediata nello Stato dal quale dirige politicamente e amministra economicamente il Mondo del Coll. Burocr. I tecnici sono suoi dipendenti, ma il commissario politico dell'azienda od il manager, questi sì sono burocrati. Quanto ci sarebbe da discutere, amico, per fare un po' di luce! Tra 25 anni potrai fare a meno di fare la Rivoluzione perché la Controrivoluzione impererà su tutto il pianeta o quasi. Oggi è a metà ed il Coll. Buroc. si sviluppa male nei paesi capitalisti perché il sistema economico di questi non è più propulsivo. C'è una legge economica che impone l'aumento della produzione (non corrosiva) [la parola non è ben chiara] anche se Marx e gli economisti borghesi non l'hanno vista.

6) Io prima vedo i rapporti di produzione e le leggi generali dell'Economia, poi le costruzioni politiche, giuridiche e manuali [la parola non è ben chiara] che scendono dai rapporti produttivi e distributivi genericamente in atto.

7) Io invece scrivo colla speranza che tu risolva questo dilemma: ho a che fare con un paranoico o con un cosciente studioso che merita di essere conosciuto.

Mi guardo bene dal darti del fesso e tu dammi del matto se vuoi, ma il tuo giudizio peccherà sempre d'imprudenza per non avere lette le migliaia di pagine marxiste scritte da un matto.

Bruno Rizzi

Note:

1) Charles Gide (1847-1932) professore universitario e teorico del movimento cooperativista.

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