Precisazioni del CE sui compiti dell'Ufficio Primo

14 marzo 1925 − RISERVATA

Ai segretari interregionali − Ai Comitati Federali

Cari compagni,

si sono verificate in alcune federazioni delle divergenze fra il Comitato Federale ed il fiduciario dell'Ufficio Primo. Per quanto il lavoro di questo ufficio sia chiaramente distinto dal compito generale di dirigenza delle organizzazioni locali di partito vi sono dei dubbi e delle esitazioni per ciò che si attiene al modo ed ai mezzi coi quali esso deve assolvere ai suoi compiti.

Non è inutile ricordare che l'Ufficio Primo, e quindi i suoi fiduciari, non ha incarichi di carattere politico, ma è un organo tecnico costituito dal partito per l'espletamento di determinati incarichi organizzativi. Naturalmente tale ufficio deve valersi nel suo lavoro delle forze del partito, cioè dei suoi membri, e sovente di parti del suo apparato organizzativo generale. Sono in errore quindi quei Comitati F. i quali pensano che i fiduciari dell'Ufficio Primo non debbano comunque valersi della loro collaborazione o dell'opera di determinati compagni per l'espletamento del loro lavoro.

Precisiamo alcuni punti essenziali per dirimere le basi dei contrasti già insorti ed evitare il loro ripetersi.

a) I compagni che lavorano alle dipendenze dell'Ufficio Primo sono esonerati tassativamente da ogni altro incarico di partito.

b) Ogni federazione deve porre a disposizione dell'Ufficio Primo non più di quattro compagni compreso in essi il fiduciario.

c) Ogni sezione non deve porre a disposizione dell'Ufficio Primo più di un compagno (ogni eccezione ai punti 2 e 3 deve essere ratificata dal CE).

d) Le Federazioni sono tenute a fornire al fiduciario dell'Ufficio Primo i mezzi finanziari per il suo lavoro in una somma proporzionata alle disponibilità federali.

e) Le Federazioni devono aiutare il fiduciario a porsi in contatto colle sezioni senza però porre a sua disposizione i loro collegamenti postali e personali. Il fiduciario deve crearsi una rete autonoma di collegamenti.

f) Gli elenchi degli iscritti sono conservati normalmente, con le debite precauzioni, dal comitato F. Il fiduciario riceve in consegna tali elenchi solo dietro decisione del CF nei casi nei quali la conservazione a mani del Comitato F. sia pericolosa e sconsigliabile. Il fiduciario riceve comunicazione di volta in volta che gli occorra di quella parte degli elenchi degli iscritti che egli indicherà. In caso di opposizione da parte del CF deciderà il CE.

g) Fra il CF ed il fiduciario si stabilisce un contatto regolare il quale però non deve trasformarsi in una collaborazione. Tale contatto si stabilisce attraverso ad uno dei membri del CF e mai colla partecipazione del fiduciario alle sedute del CF. Osservazioni, critiche, suggerimenti che CF e fiduciario dovessero fare ai reciproci lavori devono essere presentati direttamente al CE. I fiduciari non fanno relazioni periodiche sull'attività federale se non espressamente richiesto dal CE.

h) I CF devono dare al fiduciario l'aiuto necessario per l'esplicazione del suo compito quando a questo scopo egli debba valersi di un certo numero di compagni o di tutti i compagni. Il fiduciario però non entra direttamente in contatto con questi ma si vale del tramite del CF. Ad esempio dovendo egli procedere a raccolte di dati (censimenti, statistiche, controlli, ecc.) il CF dirama alle sezioni ed anche ai singoli i quesiti ed i questionari che gli sono forniti dal fiduciario, curandone la diffusione e procedendo al ritiro delle risposte attraverso alla organizzazione normale del partito.

Saluti fraterni Urbani

Da ACS PS 1925, 138, fasc. Vicenza

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