Newsletter numero 142, 15 febbraio 2009

Avviso: la riunione trimestrale di n+1 del 7-8 marzo 2009 sarà aperta agli abbonati e lettori. Si terrà in un hotel di Rimini (78 euro per due giorni di pensione completa). Chi volesse partecipare è pregato di comunicarcelo a stretto giro di e-mail (l'hotel chiede conferma entro il 18 per impegni suoi, anche se sarà possibile qualche variazione successiva). I partecipanti riceveranno il programma dettagliato e il modo per raggiungerci.

Eluana o del mondo-matrix

Adesso che oltre alla mente anche il resto di Eluana è morto, per un po' non sentiremo più il ringhiare rabbioso dei preti e il balbettare vigliacco dei cosiddetti laici, i secondi immanicati coi primi come non mai. Fino al prossimo cadavere da sfruttare. E senza badare al fatto che miliardi di umani sono nelle stesse condizioni di Eluana, intubati e incatenati alla macchina-Capitale a doppia mandata, costretti ad usare solo i neuroni indispensabili a produrre, consumare e vegetare.

Realismo borghese

All'apertura dell'ultimo World Economic Forum di Davos, il miliardario Rupert Murdoch ha glorificato il capitalismo e il libero mercato quali unici "creatori" del benessere mondiale. Al tempo stesso ha però rilevato la necessità di un rilancio dell'economia da parte degli… stati. Schizofrenia borghese? No, è una costante: profitti ai privati e perdite alla società. L'intervento dello Stato nell'economia dev'essere paragonable a quello che fece uscire il mondo dalla crisi del 1929. E ha aggiunto: "Non sto suggerendo una nuova guerra, ma dobbiamo essere realisti". Un'ammissione preziosa.

2002: Inflazione dello Stato

La crisi e le regole

Il ministro dell'economia Tremonti suggerisce che la soluzione alla crisi non sia iniettare nei mercati più capitale "drogato dal debito" ma imporre più regole in grado di scongiurare la crisi stessa. Il ministro ultra-destrorso ha il vezzo di citare ogni tanto Marx. Gli suggeriamo questo passo: "Una legislazione bancaria insensata può peggiorare una crisi creditizia, ma nessuna legislazione bancaria può eliminare le crisi".

2008: Capitalismo che nega sé stesso

Le masse di Obama

Alla cerimonia d'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti hanno partecipato due milioni di persone, più tutte quelle che in tutto il mondo l'hanno seguita attraverso i mass media. Di fronte alla vacuità demagogica del programma presidenziale il successo mediatico è stato di certo una notevole contraddizione. Il fatto è che la crisi amplifica la voglia di cambiamento e questa si aggrappa a ciò che la politica corrente mette a disposizione. Ma durerà poco: già si organizzano i primi gruppi di americani incazzati e manifestano contro i manager ritenuti responsabili delle loro disgrazie.

2008: Barack Obama e il governo del mondo

Salari all'osso

Quella che potrebbe essere la più grande conquista dell'umanità, la riduzione del tempo di lavoro, con il capitalismo diviene una dannazione. In tutto il mondo si contrae la produzione e quindi il numero di ore lavorate. In Europa si parla di generalizzare la riduzione delle ore lavorative per suddividere su molti il poco lavoro residuo. Anche Barack Obama ha elogiato questa disperata "solidarietà" imposta dalla crisi. Al proletario non far sapere quanto starebbe meglio se prendesse il potere!

2000: Tempo di lavoro, tempo di vita

Cinquanta milioni di disoccupati in più

Le banche possono essere salvate dagli stati, ma per i proletari buttati sul lastrico non c'è salvataggio, al massimo un sussidio, quasi sempre temporaneo. Il Global Employment Trends, il rapporto annuale dell'Ufficio Internazionale del Lavoro (ILO), prevede che in caso di un ulteriore aggravamento della crisi ai disoccupati esistenti se ne aggiungerebbero altri 50 milioni. Aumenta inoltre il numero di coloro che, pur lavorando, non sono in grado di mantenere la famiglia. L'esercito dei workingpoor potrebbe arrivare a 1,4 miliardi. Certamente una buona occasione per farla finita con l'opportunismo, con la meschinità della politique politicienne, che sinistri e gruppettari immaginano eterna.

2006: La legge della miseria crescente
2008: Capitalismo che nega sé stesso

Ruminanti mangiapreti

Quando si diceva che la religione è l'oppio dei popoli, l'ideologia piccolo borghese diffondeva l'illusione che per star meglio sarebbe bastato eliminare l'ignoranza oscurantista imposta dai preti. La nostra risposta era già chiara allora: gli uomini potranno star meglio non quando saranno meno ignoranti ma quando faranno saltare gli attuali rapporti di classe. A Genova, dove risiede il presidente della CEI, i terribili anticlericali dell'UAAR hanno impresso a pagamento sugli autobus uno slogan che, forse, sarebbe risultato attuale al tempo di Porta Pia, nel 1870: "La cattiva notizia è che Dio non esiste. La buona, è che non ne hai bisogno". Quella pessima è che esistono gli atei piccolo-borghesi fuori tempo.

1912: Ricordiamoci!

Consumo compulsivo

E' di poco tempo fa la drammatica notizia di una donna morta sepolta sotto l'immane quantità di merci accumulate nel corso di anni. I medici le avevano diagnosticato una malattia per la quale hanno coniato un neologismo: shopaholism. Malata? Per questa società infetta da consumo compulsivo la poveretta era la perfezione della salute.

2001: Controllo dei consumi, sviluppo dei bisogni umani

Senza tetto, senza lavoro, senza riserve

Ex operaio di 57 anni, licenziato da una ditta sull'orlo del fallimento, muore di freddo nella stazione di Milano. Come un altro, 70 anni, trovato morto nella stessa stazione. Entrambi facevano i facchini, l'uno in attesa della pensione, l'altro per arrotondarla. Il Ministero dell'Interno ha istituito un Registro nazionale dei clochard; il senato ha approvato una misura per l'obbligo di dimora per i senza-tetto: bisogna mettere in regola gli irregolari di ogni genere, dice una borghesia che si sente assediata da un'orda di barbari, per adesso disarmata.

1951: Avanti barbari!

Piccola violenza

Patologie "criminali" e violenza gratuita non sono una grossa novità nella storia del capitalismo, basti pensare alla vita negli slum ottocenteschi di Londra o Manchester. All'epoca il sistema poteva ancora promettere magnifiche sorti e progressive, oggi, invece, sembra a corto di promesse credibili. In provincia di Roma, a Guidonia, la solita "folla inferocita" ha cercato di linciare i rumeni responsabili di uno stupro, e a Nettuno un gruppo di ragazzini ha dato fuoco ad un indiano tanto per chiudere una serata in bellezza (senza che, ovviamente, s'inferocisse folla alcuna). Il processo di autodistruzione sociale avanza, inesorabile.

2005: Una vita senza senso

Sicurezza a destra e a manca

Sicurezza bipartisan. Si fa a gara per il posto di Primo Sbirro. La segreteria romana di PRC-SE si lamenta per la militarizzazione del problema e per il taglio delle "risorse e dei mezzi a forze di polizia e carabinieri, già numericamente insufficienti". Fornire i vigili urbani di pistola "è corollario di una politica strillata della sicurezza che nulla previene ma che può condurci verso una pericolosa deriva antidemocratica, come nel caso dell'invasione delle città ad opera di ulteriori 30.000 militari". Meglio dunque i professionisti della repressione. Viva la democrazia.

1952: Lebbra dell'illegalismo bastardo

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