Newsletter numero 205, 12 gennaio 2014

La toppa è peggio del buco

Leon Eisemberg, il medico che ha "inventato" la ADHD (reazione ipercinetica dell'infanzia) ha confessato poco prima di morire: quella malattia non esiste. Intanto, da 40 anni, milioni di bambini "vivaci" sono stati posti sotto farmaci, drogati. Il business è stato conseguente. Personaggi del mondo scientifico hanno ammesso che spesso si ricorre ai farmaci solo perché questa società non riesce a gestire i disastri che combina a livello individuale e collettivo. Ma il primato della banalità va al matematico Giorgio Israel che sul suo blog propone di ritornare alla funzione responsabilizzante della famiglia e della scuola. Proprio le istituzioni che distruggono l'equilibrio mentale di bambini e ragazzi come già notava con molto realismo l'utopista Fourier nella sua critica feroce ai "civilizzati".

2003: L'estinzione della scuola e la formazione dell'uomo sociale

Tapering

La FED ha annunciato, smentito e poi confermato un piano di riduzione graduale degli stimoli monetari (tapering). È dal 2009 che la banca centrale americana, ininterrottamente, immette liqidità sul mercato finanziario (oggi 85 miliardi di dollari al mese per assorbire 40 miliardi di titoli "tossici" agganciati ai mutui, e 45 miliardi di titoli di stato per sostenerne il valore). Ogni volta che si è tentato di chiudere i rubinetti monetari, le borse sono crollate, le banche hanno aggravato le restrizioni sui crediti e i grandi fondi d'investimento hanno fatto pressioni sulle lobby. Tutto ciò la dice lunga sulla natura del capitalismo attuale: il tapering spaventa i "mercati" perché rappresenterebbe la fine del fiume di liquidità che ha alimentato l'irresponsabilità del sistema finanziario a cominciare dalle banche. Anche gli Stati temono il ritorno alla normalità, dato che da una parte c'è il ricatto dei "mercati", dall'altra la certezza che l'economia non regge più senza la droga monetaria.

2008: Non è una crisi congiunturale

Alan Turing

Si dice che il logo di Apple sia un omaggio al logico-matematico inglese Turing, che si uccise mangiando una mela al cianuro. Turing fu uno degli scienziati che aprirono la strada alle tecnologie dell'informatica. Durante la guerra, diede un contributo decisivo alla costruzione di macchine per la decrittazione dei codici tedeschi. Ideò una macchina virtuale in grado di risolvere qualsiasi problema computazionale noto all'uomo e unì gli studi logico-matematici con quelli embriologici, neurologici e fisiologici compiendo i primi passi nella comprensione dei problemi collegati alla cosiddetta intelligenza artificiale. Ma era omosessuale, e ciò in molti paesi era considerato un crimine. Fu arrestato e condannato alla castrazione chimica. Si tolse la vita nel 1954. Adesso gli stessi che l'hanno ucciso lo incensano e lo "graziano", i bastardi.

2000: Il cervello sociale

Le bestie

Nuove religioni avanzano. I sacerdoti della scienza sperimentale avvelenano, squartano e spellano vivi gli animali, consumando veri sacrifici al dio denaro; quelli dell'anti-scienza minacciano di morte chi non è d'accordo con loro. A una ragazzina imprudente che s'è permessa di fiatare sul problema della sperimentazione è stato augurato di tutto, dalla sofferenza alla morte. Dice di essere viva grazie ai topini morti. Non è vero, ma in questa società decadente tutto diventa credenza mistica, la dimostrazione scientifica è considerata del tutto superflua, anzi, nemica. Si sovrappongono, nella gara alla mistificazione, i ciarlatani e i cosiddetti scienziati, uniti nella ricerca del massimo vantaggio economico. E tutti quanti si scannano (per adesso virtualmente) in un vortice di violenza inaudita.

2005: Una vita senza senso

La deflazione

L'inflazione faceva paura, ma la deflazione, cioè la diminuzione dei prezzi, ne fa ancora di più. Gli economisti si sono ormai sincronizzati su uno dei tanti luoghi comuni prodotti da questo significativo ossimoro che è la "crisi permanente". Il perdurante sfascio economico e sociale deriverebbe dalle "aspettative" dei consumatori. La deflazione sarebbe dunque una peste psichica, dato che i consumi risultano bloccati perché la gente "si aspetta " ulteriori diminuzioni di prezzi rimandando le spese. Questa fesseria è ormai oggetto di studi e statistiche e i dati sono raccolti intervistando consumatori e responsabili d'azienda sulle loro prospettive. Ai piani bassi della società vi è chi, molto pragmaticamente, non può affatto guardare al futuro, dato che misura tutti i giorni il proprio "potere d'acquisto" in quanto disoccupato, precario e, se è fortunato, salariato costretto a vendersi per poco prezzo. Ma forse non viene intervistato.

2006: Legge della miseria crescente e "sviluppo sostenibile"

"Operazione da libri di storia"?

Così dice l'amministratore delegato Marchionne. D'accordo, la Fiat ha acquisito il 100% della Chrysler, terzo produttore americano, settimo mondiale. Ma sembra che la Storia possa aspettare. Prima di tutto l'operazione è costata dieci volte meno rispetto a quanto pagato da Daimler nell'acquisto del 1998, e ci sarà pure un motivo. Per esempio: la Fiat si accolla debiti per 10 miliardi di euro e investimenti progettati (cioè futuri debiti) per otto miliardi. E bisogna calcolare il fondo pensioni Chrysler, che si deve foraggiare con plusvalore nuovo, dato che quello prodotto un tempo dai pensionati (lavoro morto) non c'è più, volatilizzato com'è in capitale fittizio. Per uscire da questi vincoli occorre produrre forsennatamente, cosa che non è semplice tra concorrenti in un settore che sforna 75 milioni di veicoli all'anno. La mission in ballo non è certo la produzione: l'affare Fiat-Chrysler è una delle solite operazioni in cui le fabbriche servono solo da garanzia materiale per movimenti che con la produzione non c'entrano niente. Intanto le agenzie di rating, che ne sanno più dei giornalisti, declassano le azioni Fiat a cartaccia-spazzatura.

2000: Massimo di centralizzazione (AOL e Time Warner)

Querelle Stamina

Nella produzione di plusvalore, l'approccio privato e quello pubblico soggiacciono alle stesse leggi, che sono ovviamente quelle del Capitale. Privato o pubblico, prodotto o servizio, l'unico fornitore è il sistema d'azienda attraverso il mercato. I protocolli e la sperimentazione con i timbri ufficiali garantiscono quanto quelli nebulosi dell'attività puramente lucrativa. In ogni caso i malati sono sempre prima cavie e poi consumatori passivi. Al di là della specifica, triviale querelle sulle cellule staminali, la sperimentazione dovrebbe essere sempre a tutto campo, anche verso fenomenologie al momento ritenute senza contenuto scientifico. E comunque non ha senso gettare l'anatema su singole procedure non ufficiali come Stamina mentre non si fiata su immensi mercati dove si producono e smerciano prodotti medicinali di pura fantasia.

2000: Le prerogative di Dio (la discussione sulle biotecnologie)
2001: Il crogiuolo bio(tecno)logico

Lenin il filosofo

A Kiev ci sono stati scontri fra polizia e manifestanti scesi in piazza contro la condanna di alcuni oppositori accusati di aver abbattuto una statua di Lenin. Beh, sarebbe ora di fare ovunque piazza pulita della statuaria personalistica staliniana. Magari conservando per i posteri i pezzi più significativi in qualche museo dell'orrido – pardon, del "realismo socialista" – all'aperto. Speriamo che prima o poi venga demolito anche il triviale mausoleo della mummia sulla Piazza Rossa. La notizia curiosa però è dentro la notizia: qualche agenzia, ripresa dai giornali, ha battuto da Kiev "statua del filosofo" anziché "statua di Lenin". Accidenti. Avevano potuto fare uno scherzo del genere a Marx, che s'era laureato in filosofia ed era stato fatto passare per "allievo di Hegel" (Mehring), ma Lenin, la macchina da guerra rivoluzionaria, suvvia!

1924: Lenin nel cammino della rivoluzione

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