Violenza potenziale e in atto

Nonostante io sia completamente d'accordo con quanto voi avete scritto nei vostri comunicati sulle perquisizioni e i sequestri, sento tuttavia che manca qualcosa. La borghesia sa che, rispetto ai propri interessi, assolutamente nessuna minaccia proviene al momento dai militanti comunisti; ma sa pure che un domani ciò cambierà; ecco perché, già da adesso, vuole "mettere paura in corpo"a coloro che lottano per lasocietà futura. Sto parlando della "violenza potenziale" del capitalismo: la quale, per avere effetto, deve ricordare ai nemici come può diventare "violenza in atto" in ogni momento. E anche passare pochi minuti nelle mani della polizia è sempre stata un'eccellente dimostrazione di questo fatto.

(Il compagno si riferisce ai comunicati apparsi sulle nostre newsletter nn. 57 e 58).

Rivista n. 12