Iran

Mentre andiamo in macchina la rivolta iraniana non è ancora stata stroncata, nonostante la repressione. Anche in questo caso c'è stata una gara, specie a sinistra, nell'inutile ricerca della provenienza sociale e politica dei manifestanti. In questo caso la cecità dei sinistri è particolarmente grave perché è indotta da una sorta di partigianeria anti-americana: siccome gli USA foraggiano le opposizioni al regime islamico, allora i rivoltosi non sono da prendere in considerazione. Il governo di Teheran contrasta gli imperialisti americani e quindi va bene. Naturalmente sono fiorite innumerevoli variazioni sul tema e lasciamo che i nostri lettori se le vadano a cercare. Notiamo soltanto quanto sia raccapricciante vedere gente che si dichiara comunista schierarsi oggettivamente con una sovrastruttura pre-feudale che è uno scherzo della storia. Nell'Iran schiacciato da trent'anni di khomeinismo decine di migliaia di persone si sono finalmente ribellate a una soffocante cappa di piombo. Si tratta certo di una rivolta urbana dai caratteri piccolo-borghesi, che vede come protagonisti assoluti i giovani e giovanissimi. I nostri sinistri dicono in spregio che essi vogliono le Nike, il telefonino e le minigonne. Ammesso e non concesso che sia così, i proletari oggi si muoverebbero per le stesse cose. Ed è con altri occhi che guardiamo sia alle masse di oggi sia a quelle proletarie di domani. Sicuramente Washington soffia sul fuoco: ma immaginare che possa "creare" le condizioni per una rivolta del genere è come immaginare che sia il Padreterno. Può darsi che non vi siano proletari fra i manifestanti (come fanno a esserne così sicuri i nostri sinistri?), ma in ogni caso questa è una rivolta assai generalizzata contro le condizioni di vita imposte dal particolare sviluppo locale del capitalismo. Una rivolta del genere è potenzialmente anticapitalistica. Poteva iniziare nelle fabbriche come nel 1979 o potrà estendersi ad esse in seguito. Qualcuno può pensare davvero che Washington non tenti di corrompere anche il proletariato? In Iraq per ingraziarselo ha sollecitato la formazione di sindacati liberi. È fuorviante sostituire le valutazioni sul determinismo sociale con i commenti dei media e dei governi. Anche l'URSS è collassata con l'aiuto non indifferente di Washington. Ciò non toglie che sia stato un evento che aspettavamo con ansia.

Rivista n. 25