Gli sballati

C'era un rumore di fondo che si faceva sempre più forte e minaccioso, ma sulla tolda del Titanic nessuno lo avvertiva. Beh, proprio nessuno si direbbe di no, dato che il SISDE, cioè i Servizi per l'Informazione e la Sicurezza Democratica avevano da anni fatto notare che stava salendo la pressione e che non c'erano più parrocchie, sindacati o partiti che potessero fare da valvola. Noi avevamo pubblicato un articolo intitolato Una vita senza senso, cercando di infilare una dietro l'altra, con un certo criterio, le motivazioni di questo rumore che stava diventando frastuono. Dopo due mesi s'incendiavano le banlieues francesi, e da allora l'iceberg lavora alla fiancata del Titanic per aprirsi un varco.

Ora, la vita senza senso è scesa in piazza ovunque, non è necessario fare l'elenco internazionale. In Italia aveva provato con qualche girotondo (il primo "mandiamoli a casa!"), ma l'impulso veniva dalla sala comando e non è successo niente. Un altro tentativo si era colorato di viola, ma non si sapeva bene per che cosa ci si agitasse e via col flop. S'era andati un po' meglio con la sollevazione delle "mille città", botte da orbi, ma anche qui obiettivo zero.

La vita senza senso cercava solo una variabile che fosse ≠ (diversa) da zero e ha assunto a tempo determinato il primo Grillo di passaggio. Un comico. Fantastico. Del resto la storia fa scherzi mica male: pensate a un attore cowboy a capo della più micidiale potenza della storia. Eccetera, eccetera. Caligola aveva mandato il suo cavallo al senato, ma era una provocazione. Questi invece sono tempi in cui si fa tutto seriosamente, angosciosamente. Un comico ci voleva proprio.

Come diceva il Grande Timoniere, Mao, simbolo di una grande rivoluzione borghese: la confusione è grande sotto al Cielo, la situazione è eccellente. È vero. Alle rivoluzioni non importa niente di incominciare con un prete emissario della polizia politica, tentare portando a spasso una madonna nera, prendere la rincorsa col tira e molla in una piazza nordafricana o covare sotto la cenere su Internet. Prendiamo il grillismo: che cosa c'era fuori dalla politica corrente? Nulla. Persino quelli che predicano rivoluzioni parlano ormai la lingua stantia dei politicanti. Dunque bisognava mietere in campi diversi da zero. Troppo facile dire: i campi dello scontento.

In realtà lo scontento c'è sempre stato. Ma ora c'è qualcosa di più, qualcosa che fa traboccare il vaso, qualcosa che sballa i conti dei politici: la mancanza di un programma diverso da zero. Qui viene il difficile, una situazione che manda fuori di testa non solo gli squallidi parassiti ma anche i nuovi protagonisti: il programma diverso da zero non lo si imbastisce senza un qualche retroterra, appunto, programmatico. Allora che si fa? Si arraffa dentro al serbatoio dell'esistente, dove c'è "roba" che sembra diversa da zero. La decrescita capitalistica, il reddito di cittadinanza, l'ecologia, la finanza etica, la medicina alternativa, la scuola che insegni, le fabbriche paternamente "facilitate", la democrazia diretta, lo stato veramente al servizio dei cittadini, i trasporti sostenibili, le piste ciclabili e… Internet.

La vita senza senso continua. I bravi ragazzi stanno moralizzando il paese. Difendono il parlamento e la democrazia dai costosi cialtroni parassiti. Diffondono i loro video finto-dilettanteschi, che fanno tanto "inchiesta sul campo". Si propongono come valvola di ricambio per riportare la rabbia nell'alveo istituzionale. Paratia di sicurezza chiusa. Il Titanic galleggia ancora. L'iceberg è sempre lì.

Rivista n. 33