La crisi del 1926 nel Partito e nell'Internazionale (1980)

128 pagine

La Sinistra comunista, rispondendo alle sollecitazioni dell'opposizione internazionale allo stalinismo nascente, rispose che "un orientamento parallelo di estrema sinistra nei vari partiti sarebbe stata cosa utile e forse nell'avvenire necessaria, ma la sua realizzazione non dipende[va] affatto dalla decisione di chicchessia". Ogni aggregazione sulla sola base dell'opposizione allo stalinismo avrebbe portato alla costituzione di un fronte ibrido, che era l'ultima cosa di cui avesse bisogno l'Internazionale per reagire alla sua propria degenerazione (mentre nascevano le teorizzazioni sul "socialismo in un solo paese").

Indice del volume:

  • Una lettera di Amadeo Bordiga a Karl Korsch
  • La Sinistra comunista italiana di fronte al dibattito nel partito russo
  • La prima crisi interna del partito russo: 1923
  • Le condizioni di un vero "corso nuovo"
  • Le questioni di politica economica
  • Dalla crisi del '23 a quella del '26
  • L'opposizione alla fine del 1925
  • La polemica Preobragensky-Bucharin
  • Preobragensky e il destino dei suoi schemi astratti
  • Trotzky e le avvisaglie della nuova crisi
  • Bucharin e la "via del mercato".

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