Cronaca della riunione interfederale di Genova del 3-4 novembre 1962

E' perfettamente riuscito questo periodico convegno delle nostre forze, per il quale l'organizzazione era stata convocata a Genova affidando la preparazione locale a quel nostro attivissimo gruppo. I compagni di Genova hanno infatti, in moda veramente ammirevole, predisposto il tutto, l'ottimo locale della riunione e la ricezione logistica dei numerosi convenuti da moltissime località non solo italiane, ma anche estere. I lavori, assai impegnativi, hanno quindi potuto svolgersi nella maniera più soddisfacente e il programma è stato esplicato in piena regolarità. Tutti i convenuti, nel lasciare Genova, hanno espresso il loro cordiale ringraziamento ai compagni locali.

Poiché, come fu fatto rilevare nelle prime comunicazioni che aprirono il convegno, siamo riusciti con un notevole sforzo di tutto il Partito, al centro e ovunque, a pubblicare il resoconto completo della precedente riunione interfederale, che fu quella di Milano 8 e 9 giugno, e poiché quindi nei prossimi numeri del giornale potremo senz'altro dare inizio al resoconto diffuso di tutta la riunione di Genova, ci limitiamo ora a fare della stessa una breve cronaca, elencando in modo sommario gli argomenti che furono trattati.

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Nella prima seduta del pomeriggio del sabato, dopo le comunicazioni organizzative del centro, vi fù una breve ricapitolazione generale, e si comunicò che per la prossima riunione sarà riprodotto il fascicolo ciclostilato che serve di indice sommario cronologico e bibliografico del nostro lavoro, in quanto a quello esistente vanno aggiunte le riunioni da Roma in poi.

Fu quindi svolta la consueta trattazione delle vicende economiche capitalistiche, da una parte per il complesso dei principali sette paesi dell'Occidente (Russia inclusa), dall'altra con speciale riguardo alle più recenti vicende economiche russe.

Seguì, a cura di un compagno di Bologna, una relazione sulla questione agraria in Cina, alla quale hanno collaborato i compagni francesi con materiale di primario interesse. Si è dimostrata la completa insufficienza di tutti i programmi agrari della rivoluzione cinese in quanto rivoluzione contadina e anche soltanto borghese, ripetendo quindi la critica dell'artificioso estremismo del partito di Mao tsetung.

E' seguita la relazione dalla Storia della Sinistra Comunista, e si è potuto annunziare che è pronto il testo della sua prima parte, che va dalle origini fino a tutto il I conflitto mondiale 1914-1918, assumendo l'impegno di pubblicare entro il più breve tempo il relativo volume. Il relatore ha quindi trattato del periodo che va dal 4 novembre 1918 al 21 gennaio 1921, svolgendo le grandi linee della critica alla insufficienza del Partito Socialista Italiano e riservando al prossimo resoconto maggiori dettagli sulla cronistoria degli incandescenti anni 1919 e 1920.

Successivamente, un compagno del centro ha svolto un rapporto sulla importantissima questione del lavoro sindacale del partito, tanto riesponendo con nuovi documenti le basi generali della posizione comunista in materia, quanto riferendo del notevole lavoro che negli ultimi tempi il nostro Partito, con totale fedeltà a quelle direttive, ha preso ad esplicare in questo campo, lottando con le difficoltà a tutti note.

Nella seduta di domenica 4 si è iniziato con una comunicazione del centro del Partito su questioni di organizzazione e sull'attività della stessa negli ultimi tempi, annunziando anche quali saranno le basi del nostro lavoro nel periodo successivo. E' seguita a cura di un compagno di Messina la nuova puntata dello importante rapporto sulla questione militare nel marxismo, anche per la quale si utilizzano contributi importantissimi dei compagni di Francia. La parte trattata in quest'occasione è quella che si riferisce alla storia medievale e feudale, all'apparire della borghesia e alla formazione delle monarchie assolute fino alle prime rivoluzioni borghesi.

E' seguita altra relazione su una brillante trama preparata dal gruppo francese che è stata svolta da un compagno di Milano. E' stato trattato in una sintesi molto efficace tutto lo sviluppo storico, da una parte, della Francia ed in essa del movimento proletario e socialista a partire dalla rivoluzione francese, dall'altra, ponendo in evidenza le caratteristiche nazionali e storiche di quel paese, e le difficoltà in cui si è scontrata la formazione di un movimento proletario che riuscisse a basarsi sulla dottrina rivoluzionaria marxista. Questo sviluppo si è fermato per ora allo scoppio della guerra 1914-1918, ma verrà integrato da una trattazione dei decorsi successivi.

Dopo breve interruzione, in una seduta finale, un compagno di Firenze ha svolto il tema dell'economia marxista, prendendo le mosse da una ulteriore illustrazione del quadro di Marx nella forma da noi pubblicata nel numero scorso. Il relatore ha svolto la ricerca sulla misurazione dello sciupio di forze produttive dovuto al sistema capitalistico, poggiandosi principalmente sulla dottrina del tempo di rotazione del capitale contenuta nel II tomo dell'opera di Marx, e sulla dottrina del variare della produttività del lavoro di cui le basi sono date fin dal I torno e svolte in tutto il corso dell'opera.

L'ultima relazione ha ripreso la questione della critica marxista alle filosofie tradizionali e, innestandosi a quanto pubblicato nel numero scorso su queste stesse colonne, ha percorso i temi trattati nelle ultime riunioni, non sempre oggetto di resoconto diffuso in questa sede, concludendo ancora col raffronto delle ultime dottrine della fisica atomica e delle conseguenze filosofiche che la cultura borghese ne va traendo, e contrapponendo a tutto ciò la nostra del tutto opposta costruzione del problema della conoscenza umana secondo il marxismo, che si riassume nella certezza dell'avvento rivoluzionario del comunismo.

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I compagni intervenuti hanno seguito con vivo interesse e compiacimento tutte le importanti esposizioni, manifestando la loro adesione alle ben decise linee direttive del nostro Partito, che lo separano nettamente da tutti gli altri movimenti e anche da quelli che a prima vista taluno potrebbe giudicare meno lontani da esso.

Durante brevi pause del lavori, i compagni del centro hanno provveduto alla distribuzione di un'ingente quantità di materiale di partito da diffondere per tutti i rami dell'organizzazione. Oltre che dell'ultimo numero di "Programma Comunista" e dell'ultimo numero di "Spartaco", si è trattato di due accurate pubblicazioni ciclostilate in ottima veste, una delle quali riproduce il molto richiesto "Fondamenti del comunismo rivoluzionario" e l'altra, oltre al "Tracciato di Impostazione", anche generalmente richiesto, contiene le direttive 1951 per l'organizzazione del Partito Comunista Internazionalista nel testo completo svolto a Firenze e recentemente da noi pubblicato. Si sono anche diffusi molti esemplari della rivista di Marsiglia "Programme Communiste", di cui si va curando un'ampia distribuzione anche in Italia favorita dal brillante contenuto e dalla bella veste della pubblicazione dei nostri compagni francesi. In riunione a parte si sono presi accordi, anche su base internazionale, per lo sviluppo del nostro movimento e la diffusione della nostra propaganda e dei nostri testi nelle varie lingue.

Alla riunione erano presenti i seguenti delegati di organizzazioni di base: Liguria 16, Lombardia 24, Piemonte 11, Emilia 3, Tre Venezie 7, Toscana 10, Lazio 1, Campania 4, Calabria 3, Sicilia 3, Francia 5, Belgio 2. Per particolari ragioni hanno giustificato la loro impossibilità di venire taluni gruppi di Puglia, Campania ed Emilia, ed alcuni gruppi esteri.

Da "Il Programma comunista" n. 21, 16 novembre 1962.

Indice de Il programma Comunista - 1962