Newsletter numero 153, 6 dicembre 2009

Dinamica suicida

Negli Stati Uniti il terzo trimestre del 2009 ha visto aumentare la produttività, nel settore dei beni durevoli, dell'8,1% rispetto all'anno precedente. Il Sole-24 Ore commenta: "E' un aumento davvero rapido, frutto anch'esso della crisi, dell'enorme perdita di posti di lavoro. [...] Con una crescita sostenuta a questo ritmo in tre/quattro anni, il settore potrebbe fare a meno quasi del tutto di lavoratori!". C'è solo un problema: aumento della produttività vuol sempre dire, globalmente, diminuzione del saggio di profitto, crisi di sovrapproduzione e aumento della sovrappopolazione relativa.

2006: Legge del valore e automazione totale

Fibrillazioni locali e caos sistemico

Gli analisti richiamano l'attenzione sul considerevole aumento dei prezzi di copertura dei derivati su titoli emessi dagli Stati contro il rischio della propria insolvenza. La crisi del Dubai, emirato in cui avevano trovato rifugio capitali di altri paesi, da Abu Dhabi all'Inghilterra, ci ha fornito un'ulteriore dimostrazione del perché la crisi generale non sia solo "finanziaria": la triviale rendita dei grattacieli e delle pseudo-isole di Dubai doveva essere pagata con rendita petrolifera e capitale fittizio. Siccome ogni rendita è parte del plusvalore, la stretta produttiva ha provocato, oltre alla fibrillazione del capitale fittizio, una restrizione della sorgente della rendita: con la chiusura dell'80% dei tanto magnificati cantieri.

2008: Non è una crisi congiunturale

No-B-day

Finanziarie e bombe, nani e ballerine

Dunque s'è celebrato l'atteso test contro il nanosatrapo italiota. L'interclassismo bacchettone e moralista è sceso in piazza incurante del fatto che non sono i governi che governano l'economia e la politica delle nazioni. Ministri di destra o di sinistra fanno ciò che ordina il Capitale e bombardano dove ordinano gli americani. La letteratura sulla compenetrazione fra Stato e Mafia è sterminata e i liberatori atlantici ne sanno qualcosa fin dallo sbarco alleato in Sicilia. Gli sfrucugliamenti sessuali c'erano al tempo della Contessa di Castiglione o del caso Montesi, con il precipizio di stile che contraddistingue il passaggio dalla tragedia alla farsa. Incominceremo a gioire quando una piazza senza tanti pupazzi e coriandoli spazzerà via tutti, ma proprio tutti: nanosatrapi, baciapile, pseudofascisti riciclati, padani da operetta, stalinisti putrefatti e finti sinistri.

Dolciastre banalità

Il sito che ha promosso il no-B-day si presenta con un filmato in cui una fanciulla invoca, indignandosi adeguatamente, giusta democrazia contro ingiusta prevaricazione. Prima di mostrare il volto, indossa la maschera del giustiziere anarchico del fumetto-film "V per Vendetta". Cara signorina, il film inizia con un tentativo di far saltare il parlamento inglese nel 1600 e finisce con il parlamento attuale distrutto da una immane esplosione, non c'è traccia di ciò nel suo ragionevolissimo messaggio. I sei miliardi e passa di abitanti del pianeta sono senz'altro d'accordo con le sue dolciastre banalità e continueranno ad eleggere dittature-parlamenti di destra e di sinistra in cui siedono figuri che ad alcuni stanno "antipatici" e ad altri "simpatici".

Dal flash-mob allo smart-mob

Nonostante tutto, riteniamo che la manifestazione di sabato sia molto importante. Non per l'esempio di democrazia diretta della quale non c'importa nulla (i centomila oggi uniti da un "sentimento contro" saranno disuniti domani su altro), ma per il sordo borbottìo sociale che prende forma non appena si stabilisca una rete polarizzata su un interesse preciso. I giovani organizzano flash-mob (che non servono a niente), qualche sociologo ha già individuato gli smart-mob (finalizzati). Non scandalizzatevi: Lenin guardando alla rete di fabbrica (fatta di acciaio e non di bit) la chiamava spontaneità organizzata.

2008: Elezioni non proprio normali

"Ma capofitti cascaron gli asini"

Coerente con la propria eredità, il Presidente della Camera anticipa un altro 25 luglio tradendo per la terza volta il suo Duce di turno mentre questi flirta a Oriente. Ma la mala parata, interna ed estera, comunque non è definita del tutto, e il resto del Gran Consiglio nicchia. Ne vedremo delle belle. Intanto le pose ducesche del battilocchio nascondono a malapena il suo tramonto su cui non piangerà nessuno. Do you remember Bettino Craxi?

1840: Giusti, Brindisi del Girella (in morte di Talleyrand)
1953: Il battilocchio nella storia
1953: Superuomo ammòsciati

Il prezzo della Civiltà

Secondo l'Inail nel 2009 il numero di morti ed infortuni sul lavoro è sceso di circa il 10% su base annua. Siccome non è variato il sistema di sicurezza sui posti di lavoro e non è diminuita del 10% l'occupazione, il calo degli infortuni è dovuto esclusivamente alla diminuita attività produttiva (meno 27% la produzione industriale). E la liberazione dal tempo di lavoro non si è certo trasformata in tempo di vita, bensì in angoscia.

2000: Tempo di lavoro, tempo di vita

La valanga sta arrivando

Più di due milioni di disoccupati in Italia, ai quali bisogna aggiungere circa 6 milioni di precari, ci offrono un quadro della situazione sociale. C'è da aggiungere che la maggior parte dei contratti in scadenza non vengono rinnovati e i cosiddetti ammortizzatori sociali risultano sempre più inadeguati rispetto alla valanga in arrivo. Quando addirittura gli economisti parlano di "generazione lavoro zero", ha ancora senso battersi per un posto di lavoro che non c'è più invece di rivendicare senza tante storie salario per i disoccupati?

1997: Diritto al lavoro o libertà dal lavoro salariato?

Mattanza artigianale, sfruttamento globale

In Perù hanno arrestato quattro "mostri" sospettati di aver assassinato almeno 60 persone a scopo di lucro. Estraevano dai cadaveri grasso umano che vendevano ad aziende europee di prodotti cosmetici. Si sapeva del commercio di organi dei vivi, ma questa del grasso dei morti è nuova. Con i tempi che corrono e con la spaventosa cifra cui è salita la sovrappopolazione relativa, il business è assicurato. L'indignazione della stampa internazionale è fuori posto: nella fabbrica globale, il corpo dell'uomo è incorporato al sistema di macchine come appendice biologica. La morte fa parte del tutto ed è abbondante senza bisogno di "mostri" assassini, addetti a un settore artigianale rozzo e poco efficiente. Ad esempio l'industria europea dell'automobile produce incidenti stradali per 130.000 morti all'anno e quella della "salute" milioni, senza contare i morti per fame in tutto il mondo (forse un po' troppo magri per estrarre grasso da cosmetici).

2005: L'autonomizzarsi del Capitale e le sue conseguenze pratiche

Sincronia mondiale

Hanno detto che la crisi era finanziaria, che le banche erano corresponsabili e che bisognava prendere provvedimenti. Intanto il Federal Reserve System rifiuta qualsiasi ipotesi di controllo da parte del presunto onnipotente Stato americano; la UBS, colosso bancario svizzero, minaccia di spostare il suo quartier generale all'estero se il governo dovesse approvare norme di controllo; alcune delle più grandi banche salvate dal crack stanno restituendo i miliardollari ricevuti per non essere sottoposte ai vincoli statali che ne derivano. Tutto ricomincia come prima, alla faccia di chi crede che siano i governi a governare e non il Capitale.

2001: Sincronia (cronache dal capitalismo senile)

Come volevasi dimostrare

Barack Obama, Nobel per la Pace, non perde tempo: dopo aver annunciato l'invio di altri 30.000 mercenari in Afghanistan ordina ai burattini d'Europa di dare una mano. Senza neppure chiedere il loro parere. Gli "alleati" abbozzano pubblicamente: manderanno anche loro ulteriori truppe. In segreto però sbuffano. Primo perché se un soldato americano costa 770.000 dollari all'anno l'omologo della coalizione non costa tanto di meno. Secondo perché nessuno al momento ha capito bene che cosa dovrebbero fare i nuovi soldati. Se quelli già inviati fossero serviti a rendere autosufficiente l'esercito del governo fantoccio, come si dice, il loro numero dovrebbe diminuire, non aumentare. Anche in Vietnam c'erano basi mai sufficientemente piene di soldati e un esercito fantoccio mai abbastanza addestrato.

2008: Barack Obama e il governo del mondo

Convulsioni imperialiste in salsa ecologista

La Francia, mai rassegnata all'umiliante nanismo a cui l'ha costretta l'esito della Seconda Guerra Mondiale, cerca tribune per mostrarsi comunque protagonista. Sullo sfondo dell'emergenza climatica vagheggia alleanze per contrastare l'ambiguo legame fra America e Cina, fatto di esportazione complementare di merci e di dollari. I due super-stati non stanno certo dando vita a un armonico assetto mondiale, perciò Sarkozy è costretto a imboccare una strada che diverge rispetto a quella cino-americana. Se Obama è andato a parlare di CO2 in Cina, Sarkozy l'ha fatto al vertice in Brasile cercando un fronte persino con la storica nemica Inghilterra.

2001: Controllo dei consumi, sviluppo dei bisogni umani

Tutto normale, il trasformismo è stato inventato qui

Il leader movimentista ha sempre fatto vita comoda: non ha requisiti programmatici sufficienti per immaginare qualcosa di diverso da quello che è lo "stato di cose presente". E vi si immerge (leggi qui). Appunto per comodità, lascia che i suoi ideali siano di fatto una mera fraseologia buona per tutte le occasioni. Si passa così da un ecologismo in stile new age e si arriva ad una sorta di proto-leghismo in salsa no global (leggi qui). Lo "stato di cose presente" gli chiede di avere famiglia, lavoro, macchina, frigorifero, cellulare e partita IVA (al posto della famiglia un gruppuscolo o un centro sociale sono buoni surrogati). Gli chiede soprattutto di diffondere luoghi comuni atti al rincoglionimento delle nuove generazioni. In fondo gli chiede soprattutto di essere anticomunista. E lui si adegua, felicemente.

2009: Fenomenologia del leader movimentista

Bastardi senza gloria

Un'ucronìa con cui Tarantino gioca coi fatti bellici della Seconda Guerra Mondiale, reinventandoli al fine paradossale di restituire veridicità a quella guerra. Amorale ed esente da sentimentalismi, il film scrosta la storiografia di quel conflitto dalla bolsa retorica dei vincitori, scaraventando tutti sullo stesso piano d'azione: le vittime di un episodio possono diventare i carnefici del successivo. Il risultato è un attualissimo ritratto dei vincitori – gli Stati Uniti – e della legge che impogono ai vinti. L’incisione della svastica sulla fronte del colonnello tedesco da parte del tenente americano è girata "in soggettiva" e quindi è lo spettatore stesso che riceve un monito indelebile ed educativo atto a ricordare chi ha il coltello dalla parte del manico.

1960: "Vae Victis" Germania!
2001: Processo a Milosevic

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