Numero 134, 3 settembre 2008

XXXIII Incontro redazionale. Aperto ai lettori
Rimini, Hotel River, 12-13-14 settembre 2008

Relazioni:

Settembre 1978 - settembre 2008, genesi del lavoro di n+1
Evoluzione biologica ed evoluzione sociale
Natura della crisi attuale e suoi possibili sviluppi

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Imperialisti decadenti e pericolosi

Quando nel 1917 gli americani intervennero nella guerra, i generali europei risero dei "boys" imbranati e poco militareschi. Nel 1945 non ridevano più: gli Stati Uniti occupavano e ridisegnavano gran parte del mondo con 12 milioni di soldati e funzionari. Oggi mandano avanti mercenari di second'ordine in guerre per procura. Balcanizzano secondo la legge del "divide et impera", ma non riescono più a imperare. Non hanno più i soldi né per modellare la geopolitica, né per pagare i propri soldati. Bombardano dalla stratosfera qualunque cosa si muova, si chiudono in basi isolate, non si fidano dei costosissimi governi fantoccio. Invece di staccar cedole imperiali come fece l'Inghilterra, le fanno staccare ai loro concorrenti, cui chiedono prestiti che non potranno onorare. Hanno bisogno di una guerra immane e non potranno logorarsi a lungo in guerricciole senza costrutto. Il loro rantolo di morte farà vedere per l'ultima volta i sorci verdi al mondo.

1949: Aggressione all'Europa

Partigianerie offresi

Dal punto di vista comunista il lato più rivoltante delle prove di guerra del Caucaso non è tanto l'utilizzo massiccio della disinformazione, dei pretesti umanitari e del nazionalismo usa-e-getta, quanto l'ennesimo rigurgito di partigianeria. Gruppi sedicenti marxisti stanno schierandosi con la Russia, anche in assenza di quella mistificazione marxistoide che aveva preso il nome da Stalin. La difendono quindi, con le sue guerre, semplicemente in quanto paese nazionalista e imperialista. Il reclutamento per la guerra non si chiude mai, presentarsi allo sportello con le credenziali.

1949: Marxismo e partigianesimo

Bancarotta ideologica generalizzata

All'inizio fu il Libero Mercato. Poi fu il Keynesismo. Infine il Neo-liberismo. Adesso, nei fatti, un'altra importante capitolazione ideologica di fronte al comunismo: i borghesi devono riconoscere per l'ennesima volta che il libero mercato lasciato a sé stesso è destinato a esplodere. Dopo l'Inghilterra e gli Stati Uniti, in cui lo Stato è intervenuto per salvare dal collasso grandi banche nazionali, anche la Germania si fa protezionista. Sotto la pressione della crisi generale, prepara un muro legislativo per difendersi dalla crescente invadenza dei fondi sovrani russi, cinesi e islamici. I capitali esteri non potranno dare l'assalto ad aziende considerate strategiche. La globalizzazione del Capitale è un dato di fatto, la coperta si fa sempre più stretta e gli Stati, invece di sgonfiarsi, si inflazionano. In un mondo dalle dimensioni finite, le conseguenze politico-militari sono prevedibili.

2002: Inflazione dello Stato

Borghesucci indignati

Questo sistema o lo si accetta così com'è o lo si rifiuta totalmente, non ci sono alternative. Le Monde, il giornale dell'intellighenzia piccolo borghese d'Oltralpe s'indigna: "In Italia i sindaci-sceriffo hanno ormai carta bianca in materia di legge e ordine". Percepite finora come folklore leghista, le ordinanze comunali per l'ordine pubblico che "vengono da destra come da sinistra" diventano per la politique politicienne francese una specie di rompicapo: non si capisce più dove sia il nemico. Vengono meno le illusioni di alternative all'interno del sistema e quindi le basi stesse del parlamentarismo.

1992: Il Diciotto Brumaio del Partito che non c'è

Guerra ai fannulloni

Dopo la caccia estiva ai "fannulloni", il ministro Brunetta passa alla "fase due" per rivoluzionare, dice, la Pubblica Amministrazione. Dopo il bastone arriva la carota, sotto forma di soldi e carriera per chi è competitivo e lavora di più. Progresso uguale più lavoro? Sono passati 130 anni da quando Paul Lafargue, ne Il diritto alla pigrizia, sosteneva che "per arrivare alla consapevolezza della propria forza, bisogna che il proletariato calpesti i pregiudizi della morale cristiana, economica, e libero-pensatrice; bisogna che ritorni agli istinti naturali, che proclami i Diritti della pigrizia, mille e mille volte più nobili e sacri dei tisici Diritti dell'uomo, elaborati dagli avvocati metafisici della rivoluzione borghese; che vi sia l'obbligo di lavorare [tutti] solo tre ore al giorno, a fannullare e fare bisboccia per il resto della giornata e della notte."

1950: Capitalismo e riforme
2000: Tempo di lavoro, tempo di vita

Spe Salvi

La Chiesa è reazionaria. Bella scoperta. Ma non è sempre stata identica a sé stessa, e c'è da interrogarsi sui motivi della sua durata bimillenaria nonostante turpitudini e violenze. La sua continuità non consiste tanto in un programma invariante quanto in una parossistica attività darwiniana di adattamento. E' nata sincretizzando le religioni esistenti al I secolo, ha continuato per duemila anni a "spalmarsi" su ogni tipo di società, adattandosi e variando il proprio programma di conseguenza. L'enciclica Spe Salvi, ad esempio, ripropone le grandi questioni storico-teologiche del dogma, della fede, della speranza in una nuova comunità. Però lo fa in maniera attualistica, attingendo persino da mortali avversari. Parafrasando l'evoluzionista Dawkins, il "gene egoista" della Chiesa è anche fortemente "gene opportunista". La sua forza è nell'essere riuscito nell'adattabilità senza mai disgiungerla dai fondamenti dottrinali, invarianti... da un concilio all'altro. Ed è proprio la natura metafisico-teologica di questi invarianti provvisori che tiene la dottrina al riparo dalla verificabilità empirica, quindi dalla possibilità di confutazione.

1956: Sorda ad alti messaggi la civiltà dei quiz
2005: Habemus Pontificem

Miseria crescente e salute

Un recente studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Closing the Gap in a Generation) dimostra lo stretto legame esistente fra le cattive condizioni socio-economiche e le cattive condizioni di salute. I fattori sociali influiscono molto più di quelli genetici a determinare salute, malattie e aspettative di vita. Un ragazzo nato nella periferia povera di Calton a Glasgow vivrà in media 28 anni in meno di un coetaneo del vicino ma ricco quartiere di Lenzie. "È sempre più l'ingiustizia sociale a contare e uccidere su grande scala", dice l'OMS. Ma no, non è l' "ingiustizia" a uccidere: lo sfruttamento avviene pagando la forza-lavoro secondo il suo "giusto" valore. Sarà lo scontro fisico a sciogliere la contraddizione, non certo un tribunale.

2006: La legge della miseria crescente

Decrescita capitalistica

C'è un crescente interesse intorno al variegato movimento ecologista "per la decrescita". C'è addirittura chi sostiene che esso sia il "nuovo spettro che s'aggira per l'Europa". Esagerati. Non solo nomi e discorsi non sono per niente originali, ma lo stesso guru, Serge Latouche, messo alle strette, si è spesso affrettato a precisare che la decrescita è innanzitutto uno slogan e che non esistono "ricette politiche chiavi in mano". Insomma, bisogna essere creativi. Spazio all'immaginazione come si diceva nel Maggio francese: gli inoffensivi partigiani delle "resistenze locali al paradigma della globalizzazione" si sono dimenticati di spiegare come sia possibile una pacifica decrescita in un sistema super-armato che si basa sulla religione del PIL a crescita esponenziale. Essi rappresentano un epifenomeno interessante, ma il realismo non è il loro forte.

2008: I "Partigiani della decrescita"

Tifo e... camorra?

Secondo il capo della polizia Manganelli, dietro a violenze dei tifosi come quelle recenti alla Stazione Centrale di Napoli ci sarebbe la regia occulta della camorra. Il ministro della difesa La Russa lo confuta ricordando che di tifoserie violente ce ne sono in tutta la penisola. Si rimangerà tutto dopo l'accusa di lesa polizia da parte di Veltroni e Diliberto. Eppure è facile immaginare che le tensioni sociali e il bisogno frustrato di appartenenza devono trovare uno sfogo. Proprio come devono trovare uno sfogo le tensioni a cui è soggetta la crosta terrestre, che prima o poi esplodono in terremoti od eruzioni.

2005: Una vita senza senso

Tropa de elite

Film di José Padilha, ispirato all'omonimo romanzo scritto da un antropologo e due ex ufficiali dei corpi speciali. Alla società violenta delle favelas di Rio de Janeiro in cui predomina lo spaccio di droga, si contrappone inutilmente una polizia ancora più violenta, spesso complice dei trafficanti. Lo Stato cerca di rimediare con un corpo di polizia militare che sia all'altezza del livello di scontro, il BOPE (Batalhão de Operações Policiais Especiais). Il risultato è una lotta forsennata per il controllo del territorio, che renderà impossibile distinguere le formazioni legali da quelle extra-legali e criminali. Una guerra metropolitana, la guerra del futuro, come già dicono gli esperti militari. Nella realtà le squadre paramilitari hanno ucciso oltre 200 persone nel solo mese di agosto a Rio. Il problema è quindi sentito: tre milioni di copie di un DVD pirata del film sono circolate nelle favelas molto prima dell'uscita nei cinema. E ha riscosso un enorme successo anche nelle sale.

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