Secondo Congresso nazionale

Per deliberazione del Comitato Centrale si terrà entro l'anno corrente il secondo Congresso nazionale del Partito Comunista d'Italia. La data precisa e la sede saranno ulteriormente comunicate. Per il momento si danno le seguenti disposizioni, che devono servire di base al lavoro preparatorio, pel quale l'Esecutivo conta sull'attivo concorso dei compagni tutti.

Ordine del giorno

  1. Nomina della Presidenza; saluto delle rappresentanze; verifica dei poteri;
  2. Relazione del Comitato centrale;
  3. La tattica del Partito Comunista: relatori Amadeo Bordiga e Umberto Terracini;
  4. Il Partito Comunista e i Sindacati: relatori Antonio Granisci e Angelo Tasca;
  5. La questione agraria; relatori Antonio- Graziadei e Giovanni Sanna;
  6. Questioni di organizzazione e testo definitivo dello statuto del Partito, relatore il CC;
  7. L'Internazionale Comunista e la sua organizzazione in Italia: relatori da destinare;
  8. Nomina del Comitato Centrale.

NB – Gli argomenti di cui ai punti 3, 4, e 5 verranno considerati, nelle relazioni e nella discussione, sotto l'aspetto generale ed internazionale, oltre che in rapporto alla situazione italiana, in modo che le risoluzioni del Congresso servano anche di base alla partecipazione del Partito ai dibattiti dei successivi congressi internazionali.

Norme per l'organizzazione del Congresso.

  1. Le conclusioni dei relatori, sotto forma di tesi riassuntive, saranno esaminate dal Comitato Centrale, coll'intervento dei relatori, entro il mese di settembre. Se la discussione del CC condurrà ad un unico progetto di conclusioni, questo sarà immediatamente pubblicato, ed in tal caso un periodo di venti giorni sarà stabilito perché possano pervenire all'Esecutivo eventuali controprogetti di conclusioni, che siano espressione di opinioni collettive effettivamente rappresentate nel Partito. Se le discussioni del Comitato Centrale condurranno a due punti di vista diversi, sarà nominato un controrelatore, ed in ogni caso, entro il termine di venti giorni, entrambi i progetti di conclusioni dovranno aver visto la luce. In questo caso non si potrà, per ragioni di tempo, stabilire ulteriori periodi di presentazione di altre conclusioni per iniziative estranee al CC, e tutto il lavoro di consultazione del partito, di cui alle seguenti disposizioni, sarà impostato sulle due proposte di conclusioni in parola, salvo il diritto a presentarne nuove e diverse, nelle discussioni delle Sezioni, dei Congressi federali e del Congresso nazionale, da parte dei rispettivi partecipanti.
  2. La pubblicazione completa delle proposte di conclusioni sottoposte al Congresso sarà fatta nella Rassegna Comunista, e non necessariamente negli altri organi del Partito. La pubblicazione delle deliberazioni del Congresso sarà obbligatoria per tutta la stampa del partito.
  3. I termini del punto I non potranno essere osservati per la questione di cui al comma 6 dell'ordine del giorno, nel qual caso l'Esecutivo darà le disposizioni ulteriori.
  4. A partire dalla data in cui tutte le conclusioni saranno state pubblicate, si terranno i Congressi delle Federazioni comuniste (provinciali ed in pochi casi interprovinciali) che dovranno svolgersi su di un piano preparato dall'Esecutivo, entro quattro settimane. I Congressi faranno un'esauriente discussione sulle conclusioni pubblicate, senza addivenire al voto. Subito dopo il Congresso federale, ogni Sezione procederà alla convocazione della sua assemblea, con l'intervento obbligatorio dei propri delegati al Congresso federale, che riferiranno sui dibattiti di questo. Quindi le Sezioni comunicheranno per referendum all'Esecutivo federale le loro deliberazioni, e la lista di candidati che propongono ai componenti la delegazione federale al Congresso nazionale (in numero di uno ogni cinquecento inscritti, o frazione, della Federazione, computati secondo il numero di tessere risultante in data 15 ottobre all'Esecutivo Centrale). Sarà bene che, delineandosi due o più correnti su questioni importanti, ognuna di esse concreti nel Congresso federale la rosa di delegati da sostenere nelle sezioni.
  5. Lo spoglio del referendum – in base ai voti effettivamente avuti nelle assemblee sezionali – verrà fatto dall'Esecutivo federale, che ne consegnerà poi tutti gli atti alla delegazione al Congresso. La nomina del delegati verrà fatta col criterio dei maggiori voti, se non vi sono tendenze delineate; con criterio proporzionale ai voti di ciascuna tendenza nel caso opposto.
  6. Gli emendamenti di dettaglio, che venissero approvati dalle assemblee sezionali e che si affermassero nel referendum, saranno portati dalla delegazione federale al Congresso a titolo di raccomandazione consultiva. I voti invece per l'una o per l'altra delle eventuali opposte proposte di conclusioni avranno valore di mandato imperativo per la delegazione. Ciascun gruppo di questa voterà in tal caso al Congresso per un numero di voti rappresentato dalla ripartizione proporzionale del numero di voti spettante alla federazione (tessere al 15 ottobre) in base ai dati del referendum.
  7. Le spese per il viaggio dei delegati verranno coperte da un fondo speciale che ogni federazione formerà tassando le sezioni in ragione di L. 2 ad ogni inscritto. Non potranno aver voce nel referendum le sezioni che non si mettano in regola almeno sulla base dei partecipanti al voto.
  8. Ogni federazione paga una quota di adesione di L. 25 per delegato. L'importo di tali quote, insieme alla designazione dei delegati, deve pervenire otto giorni prima della data di convocazione del Congresso all'Esecutivo Centrale, che invierà immediatamente le tessere, strettamente personali, dei delegati.
  9. Non è ammesso il mandato multiplo.
  10. I funzionari ed impiegati del Partito non elettivi non possono essere delegati.
  11. Non è ammessa 1a rappresentanza di federazioni diverse da quella alla quale si è inscritti.
  12. Oltre ai delegati aventi diritto al voto, sono ammessi al Congresso con diritto alla parola: i membri del Comitato Centrale, i relatori, i rappresentanti ufficiali dell'Internazionale Comunista, dei partiti comunisti esteri, della Federazione Giovanile Comunista d'Italia.
  13. Sarà stabilito un numero limitato di invitati. Possono ottenere la tessera di invitati, dietro pagamento di una quota di L. 10, i soci inscritti al Partito o alle sezioni estere dell'Internazionale Comunista. In ogni momento gli invitati possono essere tenuti ad allontanarsi.
  14. Per quanto riguarda l'esame delle conclusioni su tutti o parte dei commi dell'ordine del giorno, il Congresso funzionerà per commissioni. Il regolamento per la costituzione delle commissioni, per il funzionamento di esse, per l'ordine dei lavori in seduta plenaria, verrà allestito all'inizio dei lavori.
  15. Il Comitato Esecutivo, oltre a dare tutti i necessari chiarimenti sull'applicazione delle presenti disposizioni, potrà altresì modificarle in parte quando ne emerga la pratica opportunità.

L'Esecutivo è convinto che, attraverso un assiduo lavoro di preparazione, il Congresso del nostro Partito svolgerà il suo compito in una superiore atmosfera di disciplina, di serietà e di coscienza, segnando una tappa veramente utile del difficile cammino del Partito verso il trionfo del suo programma.

Tutta la stampa del Partito è tenuta a riportare questo comunicato.

Il CE del PC d'Italia

Fonte L'Ordine Nuovo del 13 settembre 1921
Autore CE del PCd'I
Archivio n+1 Copia dell'originale Rif.
Livello di controllo Rilettura Confr. Orig. X Rev. critica

Archivio storico 1921 - 1923