Follia spaziale in liquidazione (42)

Non sarà sfuggita ai lettori la notizia da Bruxelles in data 22 dicembre, apparsa sui grandi quotidiani, delle dichiarazioni "piuttosto strabilianti" fatte al Rotary Club di Seraing dall'eminente prof. Florkin dell'Università di Liegi che vi parlava a nome del Congresso internazionale di Firenze da lui presieduto alcuni mesi or sono. Citiamo alcune affermazioni che la stampa definisce drastiche: "L'invio di uomini nello spazio si è rivelato un fallimento totale; russi e americani hanno finora nascosto la verità... Gli uomini non andranno sulla Luna né domani né tra dieci anni, né fra cinquanta. Un uomo non potrebbe vivere più di 5 giorni in stato di assenza di gravità (record del russo Bikovsky). Tutti quelli che sono andati nello spazio sono tornati accusando gravi disturbi mentali... La sovietica Tereshkova è attualmente in uno stato psichico anormalissimo - le ricerche russe su colture di microrganismi e su piante hanno provato che l'assenza di gravità modifica la divisione delle cellule".

Gli esperti riuniti a Firenze, dopo aver constatato che si è lavorato in una direzione senza uscita, hanno concluso testualmente: "È impossibile compiere voli di lunga durata. Dobbiamo ricominciare da zero senza ambizioni esploratrici per l'uomo ". Il Florkin rivela che le poche imprese sono state realizzate da veri e propri "superuomini", selezionati severamente tra elementi già di eccezione. Gli ultimi esperimenti russi, pur avendo in un brevissimo volo portato tre uomini nello spazio, secondo il Florkin sono stati limitati alla ricerca degli effetti dell'accelerazione violenta al momento del via, e il risultato è stato che l'uomo perde completamente la coordinazione. Secondo il Florkin, il rimedio tecnico di trovare un metodo per ripristinare la gravità non è allo stato attuale di prevedibile realizzazione; potrebbe forse essere a disposizione dell'uomo tra 10 anni. Per il momento egli riferisce testualmente che "i governi e gli specialisti russi e americani sanno che i viaggi dell'uomo nel cosmo sono impossibili. Essi mentono per non urtare l'opinione pubblica: la verità verrà però a galla piano piano. L'esperimento Gemini previsto per il 1965 non avrà che una portata tecnologica e sportiva ". La conclusione del Florkin è che la ricerca scientifica spaziale resta di importanza capitale nel senso che "l'esplorazione del cosmo da parte dei robot rappresenta l'apice del progresso tecnico: tutti gli sforzi vi sono concentrati". Anche dalle famose stazioni interplanetarie "gli automi potranno determinare se c'è vita sugli altri pianeti e compiere inoltre rilevamenti sulle superfici toccate per una migliore conoscenza dell'universo dal punto di vista fisico, chimico, biologico".

Lo spazio non cosmico ma tipografico non ci consente di citare quanto noi stessi abbiamo scritto fin dal primo Sputnik del 1957, sostenendo che si andava svolgendo una delle più grandi mistificazioni della storia dell'umanità. Fin dai primi nostri scritti abbiamo detto che la scienza potrà conoscere l'universo solo impiegando macchine-robot e che non vi sarà, come continuazione delle esplorazioni del pianeta Terra, un'era di esplorazioni dell'universo con uomini vivi e peggio con conseguenze sulla storia dell'umanità analoghe a quelle che ebbero le grandi scoperte geografiche.

Attendiamo che il prof. Florkin o altri ci dica se, oltre a un limite di 5 giorni, dopo il quale è la morte, non ve ne siano altri da noi indicati nella distanza dal pianeta finora limitata per satelliti con uomo a bordo circa al 3-4% del raggio terrestre. A distanze maggiori e per orbite senza curvatura analoga a quella del raggio della Terra, cessa la componente della forza centrifuga e resta da dimostrare entro quale limite anche questa è una condizione della vita dell'essere umano, se non di qualunque cellula vivente. Vorremmo confessioni ulteriori.

Le odierne popolazioni, superingannate, supercorbellate in misura maggiore che in tutte le forme storiche che ci hanno preceduto, fino alle peggiori superstizioni, stregonerie e pretescherie, non riescono a capire perché si spendono somme pari a migliaia di miliardi. Forse non capirebbero perché vale la pena di spenderle per il solo scopo nobilissimo di decifrare l'universo, quando non se ne trovano per sfamare la maggioranza degli esseri umani.

La ciarlataneria dei grandi vertici americani, russi e di altri pochi paesi scimmiottatori, si regge sulla ipotesi canagliesca che questi miliardi figlieranno altri miliardi attraverso un vantaggioso commercio mercantile di esportazione e di importazione stabilito con gli astri lontani. Quando sarà chiaro che il fetente capitalismo terrestre è impotente ad avere commessi viaggiatori vivi, sarà chiaro che mai come in questa epoca di preteso progresso il mondo e gli uomini sono stati truffati.

Da "Il programma comunista" n. 1 del 1965

La cosiddetta conquista dello spazio