Bordiga a Gramsci

(Archivio Leonetti, g.c. da Alfonso Leonetti)

Nota di Leonetti

A proposito di questo sarà bene che Bice dica alla Fubini di non stupirsi che Amadeo non abbia copia delle lettere che scriveva ad Antonio, dato che anche lui fu portato via da Ustica in stato di arresto e dopo un violento diverbio con alcuni fascisti, che spaventarono anche i suoi bambini presenti senza la madre, e che pretendevano che si stesse tutti con le valigie già fatte. Per lo stato del mare l'arresto ritardò di tre giorni ed Amadeo aveva invano dato ordine che nessuno facesse le proprie valigie. Fu il solo a rispettarlo perché tutti gli altri erano preparati di tutto punto, e rispose ai fascisti: "Se volete arrestatemi cosí e portatemi seminudo all'imbarcadero. Evidentemente non aveva preparato né carte né libri che fecero chi sa che fine. Dei libri tra l'arresto di Antonio e quello di Amadeo (diciotto ottobre 1927, giorno di inaugurazione della luce elettrica a pile) tratta l'altra corrispondenza tra Amadeo e Antonio.

Ustica, 13 aprile 1927

Carissimo Antonio,

ho fatto sí che molti ti scrivessero ma io da tempo non scrivo: forse per il solito vizio che nessuna "Pratica" concreta me lo impone: perdonami ancora una volta la mia inguaribilità dai noti vizii. La tua lettera ultima del 4 viene a rimproverarmi implicitamente tale colpa.

Ho sottocchi nello scrivere le tue passate, e la intenzione di battere per un bel poco i tasti della CORONA, del che chiedo anche scusa a chi dovrà leggere la presente. Andiamo.

Nel pacco libri non ti fu mandata corrispondenza in arrivo, che era non molta e fu volta a volta inoltrata per posta cambiando l'indirizzo. Mi pare erano poche cartoline. Seguita ad arrivarti qualche stampato, tra cui un opuscoletto della scuola filologica ginevrina, che quella facoltà ti trasmette con preghiera di un cenno di revisione...

Riceviamo regolarmente i giornali e riviste che venivano a te, e cosí fino a scadenza dell'abbonamento. Da qualche tempo non scrivo al tuo amico Piero che mi è stato sempre gentile e ci ha fatto larghe offerte di cui abbiamo assai limitatamente approfittato: per esempio i libri occorrenti in píú copie li compriamo a Palermo tanto piú che gli allievi li pagano regolarmente. Ora come quotidiani vengono qui "Ora" e "Giornale di Sicilia," fatti alquanto meglio di "Sicilia Nuova" come ben prevedi. Un nostro amico, Giulio Leoni, fa inoltre venire la stampa della penisola.

Come ho accennato ti ho fatto scrivere da tutti quelli che hai nominati! Solo credo di non aver detto a Tucci quanto concerneva suo cognato. Sono lieto che tu abbia avuto le loro lettere e te ne sia rallegrato, come pure mi tranquillizzai apprendendo che oramai eri in corrispondenza con tua mamma e con la tua cognata.

La tua idea sul lavoro circa gli intellettuali italiani mi pare abbastanza interessante per se stessa: molto interessante poi il fatto che tu ne faccia un oggetto di esame e studio. Non sarebbe privo di utilità il tracciare i due o piú tipi di intellettualismo, se anche non arrivo tanto avanti ad identificarli con porzioni della società italiana e forse li preferirei identificati con momenti fasi ed attitudini della stessa nelle sue ultime forme storiche. Per esempio andrebbe benissimo il tipo "1900" in cui con le gonne lunghe e le camicette dalle maniche fino al polso camminerebbero le ideologie tipo prefazione di Carducci con apostrofe ad Imbriani. Quindi il tipo successivo "società anonima per azioni" con studi al Politecnico di Liegi e presso le facoltà filosofiche neo-spirituali. La guerra giungerebbe su tutto questo con gli effetti apocalittici che non occorre ricordare e il dopoguerra ne sorgerebbe col pot-bouille delle sue palingenesi. La autobiografia di uno di noi in mezzo a tutto questo, come autobiografia culturale andrebbe intesa come una fagocitosi intellettuale. Uno spirito (abi, ci sono cascato!) di díffidenza e pessimismo nei riguardi del contenuto di tutte quelle forme e della loro fecondità storica, starebbe a condire il tutto, purché portasse piú sulla sostanza fondamentale che nella acerbità della forma polemica, che è talvolta (posso permettermi?) un modo nostalgico di amoreggiare senza accorgersene. Molto altro si potrebbe dire su questo, e caso mai ne riscriveremo, se ti pare il caso. Mi va la mia parte di avvocato del diavolo, da te escogitata. Bravo.

Filippo è giunto a Roma dove Rita si trova, piuttosto male in salute e come situazione economica. Anche Negri è partito di qua, e dopo di lui Fabrizio. Era con lui e con lui è partita la figlia, il cui comportamento è davvero stato ammirevole soprattutto perché semplice ed equilibrato. Non sto a ridirti le nostre impressioni su tali successive accaditure. Stiamo provvedendo - che razza di salti logici, dirai, ma il guaio è che scorro le tue successive, come guida per l'uva Pantesca. Dal Vit è sempre capo mensa ma per la gestione contabile è coadiuvato da altri, come Massíní. Alla nostra mensa siamo in 45 e non si va avanti per la piccolezza della cucina dove gli Acquisti, Madrucciani, Romanelli assicurano di abbrustolire con velocità maggiore delle braciole. Cambieremo locale. Sartor dalla carreggiata è uscito del tutto, vive per suo conto, del resto ha qui la moglie e il bambino.

Ci duole che la Pirandelliana non possa essere ultimata. Sbaraglini ti aveva già messi da parte due articoli in argomento, molto notevoli, pare, ma naturalmente non li manderà. Quanto al nominato Marcusci Cesare il vedersi sparare addosso il 420 a 419 millimetri di distanza lo ha scombussolato in modo tale che la risata mi si è ghiacciata sul labbro ed ho dovuto ricorrere a mezzi di conforto quasi fisico dinanzi alle manifestazioni del suo completo sconcerto: Impossibile discutere con lui il problema. Non la trazione ma la recisione di ambo le orecchie lo avrebbe meno turbato. Invano ho provato a dimostrargli che il colpo era a salve: il solo spostamento d'aria lo ha travolto e messo in condizioni deplorevoli.

Se la Bruna non fosse andata via nemmeno le passerei i tuoi strali circa le sue ultrasimpatie arabe: primo perché a mia volta a voce e per iscritto, in versi e in prosa, ho tirato su quel bersaglio. Secondo, perché per la sua educazione avevo ritenuto di abbandonare il metodo punzecchiatorio, dato che la ragazza è "qualcuna" e bisognava evitare le reazioni per avere invece il massimo rendimento nella sua formazione veramente incoraggiante. Ti accenno appena a mie campagne dopo gli ultimi numerosi arrivi contro le selezioni dei "cerebrali," come contro il "paesanismo," 1"'isolanismo e altre degenerazioni. La Bruna si intonava subito e ottimamente. Con tipi meno sensibili e mcno reattivi ho invece toccato dentro dalla crosta, pur con esito buono, almeno fin'ora. Vorrei poterti trascrivere il coupletill: il "cerebrale." Risposta a quesito, provocato da Luriti mentre il bambino badava a ripetergli che cosa hai fatto, che cosa hai fatto!...

Il coatto Pogliaghi è andato via con la maggioranza degli altri. Di Conca ti scriverà Ventura previa inchiesta... Lo scopone non solo ma anche il tressette sono non solo decaduti ma andati in disuso quasi completo. Abbiamo troppo da fare e da studiare. L'orario assedia la giornata e le ore che la compongono sempre piú da vicino. Anche la serata è stata vivisezionata. Devi sapere che andato via Filippò mi è rimasta una certa corrispondenza commerciale per pasta e altre ordinazioni di cui anelo a liberarmi. Inoltre con Acquisti facciamo riuscitissime fotografie a gruppi, abbiamo un laboratorio fotografico completo: Agostinetti è il nostro piazzista e se ne viene certe sere candidamente a chiedermi dalle sessanta alle centoventi copie. Inoltre il giorno studiamo da noi tra alcuni amici storia della filosofia e un po' di economia. Questo a parte i corsi della scuola.

Venendo a questa, come saprai i confinati sono aumentati di nurnero fino a circa 300 e ancora aumentano, venendo da Tremiti, Favignana, Pantelleria e Lampedusa. Dunque grande numero delle scolaresche. Per ragioni pratiche la scuola ha dovuto continuare secondo il primitivo avviamento: solo ora diamo brevi vacanze, poi faremo degli esami o meglio sedute di classifica della massa scolara, e quindi si riprenderà con un piano completamente nuovo e aumentato corpo insegnante. Non abbiamo risolto il problema dei locali, e quindi non si son piú fatte le conferenze famose: ora ci poniamo questa questione ventilando il fitto di un locale per nostro conto. Ma locali e case mancano e son cari per la enorme richiesta. La scuola va benino, anche come frequenza ma esige molte cure e lavoro come puoi ben credere. Dalla numerosa colonia sorgono tanti piccoli problemi della vita collettiva, ma insomma tutto va abbastanza bene e seguitiamo a trovarci bene ad Ustica.

Credo di averti dato le notizie piú interessanti, e faccio punto. Tutti ti mandano saluti infiniti e insieme a loro affettuosamente ti abbraccio.

Amadeo

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