Polano Luigi

Sassari, 3 aprile 1897 - Sassari, 24 maggio 1984.

Ancora studente aderisce alla Federazione Giovanile Socialista Italiana nel 1914 divenendone due anni dopo il segretario regionale per la Sardegna. Trasferitosi a Roma per studiare all'Istituto superiore di studi economici e commerciali, viene notato dal segretario del Partito Socialista Italiano, Costantino Lazzari, e nel giugno 1917 diviene il segretario nazionale della Fgsi.

Nel gennaio 1918 è arrestato per "disfattismo" e fa sei mesi di carcere. Rilasciato, è nuovamente arrestato per un comizio pacifista a Piombino e quindi internato per tutto il 1918.

Nel novembre 1919 rappresenta la Fgsi al congresso di fondazione dell'Internazionale Giovanile Comunista. È tra i militanti comunisti che a Livorno, il 21 gennaio 1921, costituiscono il Partito Comunista d'Italia. La Fgsi aderisce al nuovo partito al 90% e Polano è confermato segretario della nuova Federazione Giovanile Comunista d'Italia.

Nel 1922 è a Trieste come caporedattore del quotidiano Il Lavoratore. E' arrestato nel 1923 con l'intera redazione e condannato al domicilio coatto in Sardegna, cosa che non gli impedisce di lavorare come segretario regionale del PCd'I.

Nel 1924 inizia a lavorare nell'ambiente antifascista recandosi spesso all'estero. Si iscrive al sindacato dei marittimi in mano ai "rossi" appoggiando i movimenti via mare dei repubblicani spagnoli impegnati nella guerra civile.

Durante la Seconda Guerra mondiale è in URSS dove, alla fine del settembre 1941, il partito gli affida il compito di disturbare la radio fascista con trasmissioni sul vero andamento della guerra. La polizia facista non riuscirà mai a individuare le trasmittenti clandestine, che rimarranno in funzione fino al 1944, quando gli Alleati entreranno a Roma.

Nel 1945 torna in Sardegna dove diviene segretario della Federazione di Sassari del nuovo Partito Comunista Italiano. Per quest'ultimo sarà sia deputato che senatore dal 1948 al 1968.

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