Newsletter numero 83, 16 ottobre 2005

Conferenza pubblica:

Il mercato mondiale del lavoro e la precarizzazione crescente

Domenica 23 ottobre 2005 ore 10,30
Roma, libreria Odradek
via dei Banchi Vecchi, 57

I proletari hanno sempre vissuto in una condizione precaria più o meno accentuata a seconda della situazione economica. Ma oggi, con la crescente automazione, razionalizzazione e concorrenza fra salariati occidentali e orientali, il posto di lavoro diventa più aleatorio che mai, e una parte crescente della popolazione diventa semplicemente superflua.

La precarizzazione è un processo irreversibile e ad esso non si può rispondere con la crescente, passiva divisione dei lavoratori in due mondi, fissi e precari. Se la precarietà è - e lo sarà sempre di più - la condizione normale di milioni di lavoratori, allora si impone un'organizzazione adatta a questo tipo di rapporto di lavoro e una lotta conseguente.

Non sono le leggi che hanno prodotto la precarizzazione, è la precarizzazione che ha prodotto le leggi. Cambiare le leggi non significherebbe cambiare la condizione dei lavoratori di fronte al mercato mondiale.

Gli schemi sindacali dell'organizzazione per posti di lavoro non hanno più senso quando non ci sono più i posti di lavoro. Occorre pensare a una organizzazione territoriale che abbracci tutti i lavoratori indipendentemente dal tipo di contratto e di mestiere.

2005: Per la saldatura di lotta e organizzazione fra precari e non
2003: La legge Biagi o il riformismo illogico del Capitale-zombie

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