Scienza e rivoluzione (1957 - 1965, 1999)

2 volumi, 500 pagine complessive

"Il metodo di analisi di cui mi sono servito, e che non era mai stato applicato prima d'ora ai problemi economici, rende piuttosto ardua la lettura dei primi capitoli, ed è da temere che il pubblico, sempre impaziente di concludere, avido di conoscere il rapporto fra i principii generali e le questioni immediate che lo appassionano, si lasci intimidire perché non può, a tutta prima, procedere oltre. E' uno svantaggio contro il quale non posso far altro che prevenire e mettere in guardia i lettori ansiosi di verità. Non c'è via maestra per la scienza, e solo hanno una probabilità di raggiungerne le vette luminose coloro che non temono di affaticarsi a salirne i ripidi sentieri."

Karl Marx, prefazione all'edizione francese del Capitale, 1872.

"L'interesse a questi argomenti non discende da capacità fondate sul corso di studii che ciascuno abbia fatto, e tanto meno da nozioni che ha abbordato per la sua attività professionale e il suo lavoro economico, ma discende proprio da moventi di classe e di politica rivoluzionaria di partito, sicché a simili temi, come a molti analoghi, quali la relatività di Einstein e la fisica nucleare, hanno motivo di accedere tutti i militanti del movimento, e [tale interesse] deve loro assicurarne il mezzo quale che sia la misura del loro allenamento scientifico [...] La strada alla verità appunto per tali motivi di classe si apre in larga parte più facilmente all'ignorante che al timbrato con scartoffie da corsi di studio. Nessuno ha dunque motivo di desistere dall'abbordare questi argomenti, e deve trovare la forza di farlo con efficienza critica radicale senza bevere pari pari tutte le insidiose pozioni tossiche della diffusione moderna."

Amadeo Bordiga, Elementi della questione spaziale, 1959.

La meravigliosa macchina tecnica e organizzativa che sparò l'uomo sulla Luna fu il risultato della vera legge dell'economia politica: il caso, cui si cerca di ovviare inventando ingegnosi rattoppi, ovvero prendendo provvedimenti a posteriori e fissandoli poi arbitrariamente nella forma di leggi. Prima agiscono poi pensano, diceva Bordiga; come fanno tutti gli uomini in quanto molecole sociali, senza un'intelligenza collettiva che riesca a rovesciare la prassi, quindi non ancora emancipati dal regno della necessità, dalla preistoria umana. Siamo ancora ad un gradino più in basso del vero agire cosciente secondo volontà, l'agire di un'umanità emancipata sia dalla superstizione del caso, sia dalla schiavitù della necessità. Ne avremmo già i mezzi, come la tecnologia dimostra (non solo quella della presunta epopea spaziale), ma non siamo ancora in grado di usarli per entrare nel regno della libertà, del marxista rovesciamento della prassi.

Indice del primo volume:

Indice del secondo volume:

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